“La battaglia politica per l’apertura dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare a Foggia non va accantonata, ma anzi essa va rilanciata con forza nel nuovo Parlamento e nei confronti del futuro Governo. Le continue e ripetute frodi ed adulterazioni alimentari ne confermano drammaticamente la necessità”. E’ quanto ha affermato il presidente provinciale della Copagri di Foggia, Luigi Inneo, intervenuto nell’assemblea congressuale della UGC (Unione Generale Coltivatori) di Foggia, svoltasi presso il Nicotel di Manfredonia, sabato 3 marzo 2013, alla presenza del presidente regionale, Fabio Ingrosso, di quello nazionale, Franco Verrascina, e del segretario generale della CISL di Foggia, Emilio Di Conza. L’assise dei rappresentati della UGC di Capitanata si è riunita per eleggere i delegati ai congressi della UST CISL di Foggia e della UGC di Puglia.
“Viste le continue truffe a danni dei consumatori perpetuate anche dai grandi marchi internazionali, non ultima quella della carne di cavallo adulterata, chiediamo – ha detto il presidente Luigi Inneo – di riprendere il discorso della istituzione dell’Authority nazionale sulla sicurezza alimentare, che era stata destinata a Foggia con una legge dello Stato, ma che non è mai entrata in vigore a causa soprattutto dell’ostruzionismo della Lega Nord. L’Italia continua ad essere – ha rimarcato Inneo – l’unico Paese, tra i ventisette dell’Unione Europea, a non aver ancora istituito il suo focal point nazionale in materia di sicurezza degli alimenti. Seppur riscontriamo che le varie forze dell’ordine continuano valorosamente ad espletare i dovuti controlli, restiamo convinti che l’attivazione dell’Agenzia possa far fare il salto di qualità necessario nella prevenzione e nella repressione delle frodi, coordinando al meglio tutti i vari soggetti”.
“Parliamo di un ente – ha aggiunto il presidente di Copagri di Foggia – che stranamente è stato dichiarato inutile ancor prima di verificare la sua messa in opera. Per questo, invitiamo i neo-eletti parlamentari, non solo foggiani e pugliesi, ad attivarsi in Parlamento per dimostrare invece l’utilità di questa Agenzia perché garantendo la tracciabilità delle carni, degli oli, delle verdure e di tutti gli altri prodotti è possibile tutelare più efficacemente la salute dei consumatori italiani ed europei. Inoltre, in questo modo – ha rilevato Inneo – è possibile mettere i nostri produttori agricoli in condizione di combattere la concorrenza sleale, generata dalla frode operata nel produrre alimenti non a norma igienico-sanitaria ed al di fuori di ogni regola prevista dai nostri contratti collettivi nazionali di lavoro. I nostri politici – ha concluso il dirigente Copagri – devono capire che è il momento di cambiare rotta e di perseguire realmente gli interessi del territorio di appartenenza, pur non rispondendo politicamente ad essi ma ad una logica perversa imperante a Roma”.