Chiude con un + 5,1% il fatturato 2012 delle aziende associate Univendita (Unione italiana vendita diretta a domicilio), che si assesta a quota 1 miliardo e 175 milioni di euro; risultato ancora più significativo se calato nel quadro economico nazionale. Infatti, se l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha registrato un calo del 2,7% nel corso del 2012, la vendita diretta a domicilio ha confermato un trend di crescita che rappresenta ormai una costante degli ultimi anni. «Da quando è nata nel 2010, quindi in piena crisi economica, Univendita ha visto crescere il business delle aziende associate di anno in anno –ricorda Luca Pozzoli, presidente dell’associazione-. Gli incrementi del 9,0% nel 2010, del 4,9% nel 2011, del 5,1% nel 2012 confermano la bontà della scommessa fatta dai soci fondatori: riunire l’eccellenza dell’intero settore della vendita a domicilio è stata una scelta vincente. La dimostrazione è nei fatti: oggi l’offerta di prodotti di qualità elevata attraverso venditori seri e preparati continua a essere premiata dalle scelte dei consumatori».
Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato quello dei “beni durevoli casa”, che ha registrato un incremento del 6,3% sul 2011 e che, con una quota di mercato del 65%, si conferma il comparto di maggior rilievo della vendita a domicilio. A seguire, “alimentari e beni di consumo casa” (+3,8%) e “altri beni e servizi” (+3,2%). Chiude la classifica degli scostamenti il comparto “cosmesi e cura del corpo”, in crescita dell’1,2%.
«Guardiamo con soddisfazione ai risultati dell’anno appena concluso che ci confermano come realtà anticiclica in un settore che attraversa grandi difficoltà come il commercio –prosegue Pozzoli–, ma non possiamo sottrarci a una considerazione: senza misure rapide e incisive a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie il rischio è che i consumi si contraggono ancora. Dunque anche chi, fino a oggi, ha retto l’impatto della crisi potrebbe trovarsi a segnare il passo».
Saldo positivo per le associate Univendita anche sul fronte occupazionale nel corso del 2012: gli addetti alla vendita hanno superato le 67.000 unità, in crescita del 12,2% rispetto al 2011. Sempre preponderante la componente femminile, pari all’89%. Da sottolineare anche il + 3,3% degli impiegati che lavorano nelle sedi delle aziende associate.