Sono 1363 gli amministratori comunali (250 i sindaci) che il 24 e 25 febbraio prossimi si presenteranno agli elettori chiamati a rinnovare la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.

E’ quanto emerge dalla fotografia scattata da Anci Comunicare che ha analizzato le liste presentate dai principali partiti che si sfideranno nelle prossime elezioni politiche.

E’ il centro-destra (Pdl, Lega e Fratelli d’Italia) lo schieramento con il maggior numero di amministratori comunali in lista (701), seguito dal centro-sinistra, con un partito in meno in coalizione, che ne conta 304. Più indietro come candidature le liste a sostegno del premier uscente Mario Monti, che con la lista unica per il senato e le liste di Fli e Udc alla Camera totalizza 249 amministratori. ‘Rivoluzione Civile’ di Antonio Ingroia: tra Camera e Senato l’ex magistrato propone 96 amministratori provenienti dai Municipi italiani. Infine, il movimento di Oscar Giannino schiera 13 amministratori locali, dei quali uno è sindaco.

Nel dettaglio per singoli partiti, dall’indagine di Anci Comunicare emerge come sia il Pdl, con 281 amministratori, il partito che più ha puntato sull’esperienza amministrativa nei Comuni. A seguire Fratelli d’Italia che ne schiera 216, la Lega Nord (204), l’Unione di Centro (191), il Partito Democratico (189), Sinistra Ecologia e Libertà (115), Rivoluzione Civile (96), Futuro e Libertà (31), Monti per l’Italia (27) e Fare per fermare il declino che ne conta 13.

Partendo dalla coalizione di centro-sinistra, quella al momento più avanti nei sondaggi, l’indagine ci dice che il Pd tra sindaci e ‘vice’ conta 61 candidature. La maggior parte proviene dal Nord Italia (42 solo in Lombardia) e sempre la Lombardia in testa per i candidati di Sel (17) che però al Sud schiera ben sei sindaci su dodici nella sola Calabria.

Come detto è il Pdl il partito con più amministratori comunali e anche in questo caso è la Lombardia in testa con 47 candidature seguita dal Veneto ( 34), Piemonte (26) ed Emilia-Romagna (24). Stesso primato del Nord (e non poteva essere altrimenti) per la Lega Nord. Il partito di Maroni candida 70 amministratori in Lombardia, 44 in Veneto e 26 in Emilia-Romagna. Seguono Toscana (10), Friuli Venezia Giulia (9), Liguria (8), Trentino (7), Marche (4) e Umbria (3).

Fratelli d’Italia, il movimento fondato da Giorgia Meloni e Guido Crosetto, conta invece su 24 sindaci, 17 vicesindaci, 28 assessori e 147 consiglieri. Con 216 amministratori comunali candidati alle prossime elezioni politiche, Fratelli d’Italia è secondo solo al Pdl tra i partiti che più di tutti hanno voluto candidare amministratori dei Comuni alle prossime elezioni politiche.

Il premier uscente Mario Monti ha lasciato spazio a 27 amministratori, 31 le candidature nelle liste di Futuro e Libertà. Il maggior numero degli amministratori comunali in questo schieramento arriva dall’Udc che per la sola Camera ha in lista 192 gli amministratori, tra sindaci (27), ‘vice’ (13), assessori (32),  e consiglieri comunali (120). A differenza degli altri partiti, l’Unione di Centro punta sul Sud. Sono 6, infatti, i primi cittadini della Campania in lista, seguiti da altri quattro di  Puglia e Sardegna.

Infine gli amministratori di ‘Rivoluzione Civile’ di Antonio Ingroia e di ‘Fare per fermare il declino’ di Oscar Giannino. L’ex magistrato ne presenta 96, 60 sono in corsa per Montecitorio e 36 per Palazzo Madama. Anche in questo caso la regione preferita per far emergere le esperienze degli amministratori comunali è la Lombardia che ne avrà 19 tra le proprie fila.

Novità assoluta di questa tornata, il movimento guidato dal giornalista economico Oscar Giannino conta “molti amministratori tra i nostri sostenitori”, afferma chi si occupa dell’organizzazione. I candidati non potevano essere moltissimi a causa dell’assoluta novità di questa formazione. Se ne contano in tutto 13, di cui 11 consiglieri, un sindaco e un vicesindaco; quasi la metà (sei) candidati in Lombardia.

 

(fonte ANCI)

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