56CUBE è un incubatore di startup innovative nel settore internet con sede a Salerno. Nasce all’interno del venture incubator milanese Digital Magics, riproponendone il modello nel Sud Italia. Vanta una stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno, condividendo ricercatori, risorse e laboratori. 56CUBE affianca i creatori e i talenti del territorio, aiutandoli a trasformare le proprie idee innovative in aziende di successo. Conosciamo 56CUBE attraverso il CEO Gennaro Tesone.
Come funziona 56CUBE?
56CUBE è un venture incubator: ci rivolgiamo a talenti e giovani imprenditori che hanno una business idea innovativa, originale nel campo Internet. 56CUBE investe il proprio know-how per lanciare nuove iniziative sul mercato, rendendo minimo il rischio di insuccesso. L’incubatore fornisce alle nuove imprese servizi che coprono diverse aree: dalle risorse umane allo sviluppo prodotto, dalla finanza al marketing, dall’amministrazione alla logistica, offrendo anche un supporto manageriale per accelerare il processo di crescita di un’azienda. La sinergia con l’Università degli Studi di Salerno ha un ulteriore valore aggiunto nel promuovere l’imprenditorialità, avendo a disposizione competenze e conoscenze tipiche delle università e dei ricercatori.
Qual è la differenza fra venture incubator e venture capital?
Il venture capital apporta sostanzialmente capitale azionario e agisce in un’ottica di medio lungo termine. Tipicamente un incubatore segue la nascita della startup per un periodo minore, accompagnando la nuova azienda alla ricerca di investitori privati (venture capitalist, business angel, operatori industriali) e pubblici con cui normalmente intrattiene già rapporti consolidati. Il nostro scopo è di aumentare esponenzialmente lo sviluppo dell’impresa per poi arrivare a un exit.
Come si propone una nuova idea? Aziende già operanti possono proporsi?
Basta una descrizione dettagliata dell’idea, che ne descriva anche le potenzialità e la possibile integrazione del mercato digitale italiano. L’azienda può anche essere già costituita. Il tutto avviene con un primo contatto tramite il nostro sito – www.56cube.it – dove sarà possibile per tutti i creatori inviarci il file del progetto o anche un video che lo descriva.
Perché 56CUBE ha scelto il campo IT? Come si valuta il progetto?
Il campo IT è il futuro ed è in forte espansione: ci sono moltissime opportunità legate al digitale, pensiamo al commercio elettronico, ma anche nel marketing e media, ai servizi per le imprese e anche alla pubblica amministrazione, e le idee valide in questo business sono davvero tante. Per quanto riguarda la valutazione di un progetto, oltre all’idea in sé e alla possibilità di crescita del mercato, valutiamo anche la motivazione e le capacità del neoimprenditore.
You-ng e SkillMe due aziende incubate a pochi giorni dall’operatività di 56CUBE. Quali sono le prospettive che hanno portato a scegliere Salerno come headquarter?
Il Sud Italia ha un grosso potenziale, ancora inesplorato e poco sfruttato, sia in termini di talenti e di professionalità che in margini di crescita del mercato. Abbiamo scelto come sede Salerno per essere presenti in prima linea sul territorio, coinvolgendo direttamente i creatori a sviluppare le proprie idee al Sud e creando nuove opportunità di lavoro per i giovani. Le due aziende incubate sono già indicatori di una buona risposta del Mezzogiorno.
Che valore aggiunto ha la presenza di Digital Magics per 56CUBE?
La competenza e l’esperienza di chi, come Digital Magics, opera da anni nel settore con ottimi risultati, è fondamentale per noi e ha un valore enorme. La stretta collaborazione fra le due aziende consentirà di sviluppare relazioni importanti e modelli di business innovativi.
Convinca in poche parole un giovane imprenditore a sottoporre la propria idea a 56CUBE…
Se non vuoi più sognare, ma fare realmente impresa, inviaci il tuo progetto.
In conclusione: perché 56?
Da napoletano ho consultato la smorfia: il 56, nell’interpretazione dei sogni, significa vendere un’azienda. Ecco come nasce il nome 56CUBE.
(intervista realizzata dallo staff di TechnologyBiz)