Valorizzare, tutelare e promuovere la ricerca storica premiando e incentivando il lavoro di giovani studiosi. Anche quest’anno il “Premio Capitanata per la ricerca storica” va in archivio con un budget di proposte e soluzioni emerse durante la Cerimonia di consegna dei riconoscimenti per l’edizione 2009, la quinta, ai vincitori: Paola Nestola, sezione “Saggi” (“I Grifoni della fede. Vescovi-inquisitori in terra d’Otranto tra ‘500 e ‘600, Congedo Editore) e Antonio Mele, sezione “Tesi di Laurea” (“Una famiglia in ascesa nel Regno di Napoli. I Marulli di Ascoli tra Sei e Settecento”). Riconoscimento speciale alla Carriera al prof. Raffaele Colapietra, già docente dell’Università degli Studi di Salerno, per la sua lunga attività accademica e di ricerca in campo storico sul Mezzogiorno.
Il “Premio Capitanata”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è indetto dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia della Capitanata con la partecipazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Puglia e della Fondazione “Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci”. L’evento è stato inoltre patrocinato dall’Università degli Studi di Foggia, dalla Città di San Severo, dalla Società di Storia Patria per la Puglia, dalla Famiglia Dauna di Roma, dalla Soprintendenza Archivistica per la Puglia e dall’Archivio di Stato di Foggia.
Un percorso, quello del “Premio Capitanata”, ideato per favorire l’approccio tra i giovani e la ricerca storica. Su questo tema si sono confrontati gli ospiti e gli organizzatori. «E’ un impegno – ha commentato il prof. Giuseppe Clemente, presidente del CRD – portato avanti con serietà ben consci che il lavoro svolto deve trovare riscontro nelle fonti. E’ anche un Premio per quei giovani ricercatori che hanno dedicato impegno alle documentazioni sul Mezzogiorno». Un invito a evitare commistioni tra cultura e spettacolo è stato fatto dal prof. Pasquale Corsi, dell’Università degli Studi di Bari nonché presidente della Giuria del Premio. «Manifestazioni di questo livello – ha rimarcato – suscitano il giusto consenso popolare ma occorre invece insistere sulle ricadute culturali e sociali che hanno sulle comunità in cui agiscono. Da sottolineare anche la scarsa conoscenza della storia tra coloro che appartengono al cosiddetto ceto colto eliminando quel ruolo marginale che invece le viene riconosciuta. E poi il ruolo che la Storia può svolgere nella soluzione dei problemi del Mezzogiorno. In questo contesto il “Premio Capitanata” è una risorsa di straordinario valore».
Al Premio ha preso parte anche il dott. Maurizio Fallace, Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore del MIBAC. I saluti sono stati portati dal Sindaco di San Severo, avv. Gianfranco Savino e dall’avv. Francesco Andretta, Presidente della Fondazione Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci”.