Che cosa hanno in comune e l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Lombardia e Smau? Un patrimonio di inestimabile valore rappresentato da oltre 20.000 imprese ICT che da sole producono un fatturato di oltre 60 miliardi di euro e che oggi attraverso le iniziative messe a punto dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Lombardia e Smau si trovano di fronte ad una grande opportunità: quella di collaborare alla realizzazione di uno dei più grandi “cantieri” in Italia, quello delle Smart City.
Martedì 24 luglio, nell’ambito della conferenza stampa che si è tenuta presso Palazzo Lombardia e in cui sono stati evidenziati gli strumenti e i risultati delle Politiche a sostegno di Ricerca e Innovazione, Andrea Gibelli – Capo Delegazione della Lega Nord in Giunta Regionale, VicePresidente e Assessore DG Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione della Regione Lombardia ha messo in luce come la fortissima presenza di imprese del settore ICT, unita a quella di prestigiosi istituti di formazione e ricerca e dei principali attori finanziari, rendono la Lombardia il luogo italiano di riferimento dove si concepiscono, sviluppano e sperimentano soluzioni digitali innovative.
Partendo da questi presupposti, lo stesso Andrea Gibelli ha sottolineato la stretta sinergia con Smau Milano partita tre anni fa e che culminerà dal 17 al 19 ottobre con la partecipazione della Regione all’evento dedicato alle tecnologie digitali per il business, proprio per sfruttare al meglio le occasioni di confronto esistenti per coinvolgere il mondo imprenditoriale, dalle grandi alle micro imprese, per realizzare e testare nuovi prodotti e servizi.
In particolare sull’impegno della Regione in ambito Smart City il VicePresidente della Regione anticipa: “Il format dell’iniziativa Smart City della prossima edizione milanese di Smau si coniuga perfettamente con la mia idea di WikiRegione. Per questo Regione Lombardia parteciperà all’iniziativa Smart City realizzata da Smau attraverso un ciclo di incontri per far emergere, condividere e mettere a fattore comune la conoscenza con un processo che parte dal basso (bottom up). L’iniziativa privata è infatti indispensabile per portare innovatività, creatività e, al contempo, velocità nella selezione degli ambiti più promettenti e Smau è il luogo ideale in cui può realizzarsi questa condivisione di conoscenze ed esperienze. Smart City, infatti, a Smau vedrà protagoniste le esperienze in corso in Italia, il contributo delle start up più innovative e le grandi aziende produttrici di nuove tecnologie all’avanguardia, a beneficio di imprese e amministratori delle città italiane e lombarde in primis. Non solo prodotti e servizi, ma prima di tutto la conoscenza necessaria allo sviluppo corretto ed efficace delle città intelligenti. Una conoscenza aperta al contributo di operatori e amministratori di realtà di qualsiasi dimensione. Un passo importante verso la creazione della Wikiregione”.
A commento della stretta collaborazione con Regione Lombardia, Pierantonio Macola afferma: “la partecipazione della Regione Lombardia al progetto Smart City è per Smau un’opportunità per consolidare i rapporti con le imprese ICT del territorio fornendo loro nuove occasioni di business in un mercato in rapida evoluzione e che vede nei progetti legati alle Smart City un’opportunità per trovare nuova linfa vitale. Tutto questo attraverso un format moderno che prevede il confronto con i casi ed i progetti in corso oggi in Italia ed Europa, tramite un ciclo di incontri dedicato agli operatori ed imprese ICT moderati da giornalisti di scienza, un’ area con oltre 100 Start Up, di cui il 50% attive in ambito Smart City, per facilitare lo scambio di Know-how, competenze e altre sinergie operative e strategiche, iniziative di formazione e informazione congiuntamente alle migliori School of Management (Politecnico di Milano e SDA Bocconi, in primis), premi per valorizzare nuove applicazioni digitali e casi di eccellenza su specifiche tematiche Smart City”.
Gibelli, infine si sofferma sul valore per le imprese in visita Smau derivante dall’incontro con le start up presenti all’interno dell’area Smart City: “Spesso le PMI non hanno a disposizione un proprio centro di ricerca interno, quindi l’incontro con le start up può andare a sopperire a questa mancanza, mettendo a loro disposizione una sorta di R&D esterno, secondo il concetto di open innovation.“