Nel meridione ed ancor di più in Capitanata, le Compagnie Assicurative continuano a perpetrare abusi e soprusi nei confronti degli Automobilisti (anche se virtuosi). Centinaia sono i Cittadini/Automobilisti che si recano presso i ns. Sportelli M.C. non solo della Capitanata ma dell’intera Regione. Giornalmente, i ns. referenti dislocati nelle Città della Puglia: Andria, Bari , Brindisi, Foggia, Lecce, Manfredonia, Molfetta, Ostuni, San Nicando G.co, San Severo, Taranto, Trani… ci segnalano lagnanze degli Automobilisti che, pur non avendo mai denunciato alcun sinistro, si vedono recapitare, a due mesi dalla scadenza della Polizza, una missiva che oltre a contenere il dovuto Attestato di Rischio, contiene un allegato nel quale la Compagnia comunica, che non desidera più continuare/rinnovare il Contratto Assicurativo RCAuto in essere, senza alcuna necessaria motivazione, del tipo “è così e basta!” Il povero Automobilista, che precisiamo virtuoso (in prima categoria), in quanto non ha mai denunciato alcun sinistro, si ritrova sperduto, avvilito, affranto e colmo di rabbia, dovuta allo stato d’impotenza, vedendosi vessato, senza avere alcuna possibilità di far valere i suoi diritti o meglio si ritrova ad essere in uno stato di acclarata sudditanza nei confronti della Compagnia Assicurativa. -Di solito, appena ricevuta la triste ed ingiusta lettera, si reca a reclamare presso il titolare dell’Agenzia Assicurativa che, benché lo annovera come buon cliente da 10-15anni e forse più…, costernato della decisione assunta dalla sua Compagnia, non può far altro che consigliare di recarsi presso qualche altra Assicurazione, ben sapendo che, le altre Assicurazioni chiederanno un Premio aumentato di almeno il 60-80% rispetto a quello da sempre pagato dall’Utente. Il malcapitato ha più o meno una quarantina di giorni, per trovarsi una nuova Assicurazione, altrimenti dovrà fare a meno dell’utilizzo del suo mezzo. Cosa assai strana che, la RCAuto è obbligatoria per l’Automobilista ma non è obbligo da parte delle Compagnie assicurare. O meglio, il Regolamento dell’ISVAP cita che, è fatto obbligo delle Compagnie assicurare un veicolo, pena esose multe (esose per modo di dire, poco più di €.3.000,00). Ma le Compagnie corrono immediatamente ai ripari, proponendo all’Automobilista contratti da costi esorbitanti, affinché il malcapitato desista autonomamente e quindi la norma dettata dall’ISVAP è superata…, così di fatto, l’Automobilista non può dichiarare di aver ricevuto un diniego assoluto, ma solo un costo eccessivamente elevato. Qualche esempio: un ns. Associato era in Categoria 1/A9 (non denuncia sinistri da 24anni) e pagava annualmente per una vettura duemila di cilindrata, circa €.500,00. Ricevuta l’ingiusta disdetta, si è recato da ben cinque Agenzie Assicurative ed il prezzo più conveniente che è riuscito a spuntare è risultato di circa €.900,00 questo perché ci rimette le classi di merito interne. Spieghiamo: per raggiungere la Classe 1/A9 l’Automobilista è stato Cliente virtuoso della stessa Compagnia, quindici anni per raggiungere la Classe 1 e poi ulteriori nove per raggiungere la Classe interna A/9. Nell’attimo in cui il Cliente cambia la Compagnia, perde le Classi interne “A/9” e quindi riparte con la nuova Compagnia in Classe 1. Giochetti machiavellici… nel pieno rispetto delle Leggi in materia! Quindi, il povero Automobilista, non può far altro che, ritornare mesto alla sua vecchia Agenzia, esortando l’Agente “amico” ad esercitare pressioni presso la Compagnia per riassicurarlo. Di solito il “magnanimo” Agente, con un giro di telefonate, riesce a spuntarla e con fare da “benefattore”, comunica al malcapitato che, grazie alla sua influenza è riuscito a convincere la Compagnia, ma il premio da elargire non è più di €.500,00 ma di €.750,00 (50% in più). Non si capisce bene il perché, ma è così e non si discute! Resta ovvio che al Cliente non resta altro che accettare “tra i due mali, si sceglie sempre il meno male”. Con questo escamotage, le Compagnie riescono ad eludere anche il recente Art.34bis del D.L. “liberalizzazioni” nuovi diritti dei consumatori “Variazione in diminuzione automatica del premio in assenza di sinistri” , ossia, la norma, già in vigore, prevede che all’assicurato che non abbia provocato sinistri sia applicata, all’annualità successiva, una riduzione automatica del premio.
L’ISVAP ha chiarito che la norma va applicata secondo un meccanismo biennale di “scorrimento” e che la riduzione di premio, nel primo anno, non può essere compensata da eventuali aumenti di tariffa. La riduzione va indicata nel contratto in termini percentuali in modo da mettere l’assicurato nella condizione di verificarne agevolmente l’applicazione nell’anno successivo.
Ecco un esempio concreto di applicazione della norma:
– consumatore che pagava un premio di euro 500,00, in classe di merito 3, che deve rinnovare il contratto r.c.auto il 1°agosto 2012; – la Compagnia è tenuta ad indicare nella polizza di rinnovo, in termini percentuali, la riduzione di premio di cui beneficerà l’assicurato alla scadenza del 1°agosto 2013, in caso di assenza di sinistri. Le condizioni contrattuali (o apposite appendici) devono prevedere in caso di passaggio dalla classe 3 alla classe 2 la corrispondente riduzione percentuale (ad esempio una riduzione del 5% del premio), percentuale che deve essere chiaramente indicata;
– il 1° luglio 2013 il consumatore che non ha provocato sinistri dovrà pagare euro 475,00 (500 euro meno 25 euro di riduzione, pari al 5%);
– al momento del pagamento della nuova annualità (1° agosto 2013) la Compagnia, oltre a riconoscere la riduzione concordata, dovrà indicare, se del caso, che alla successiva scadenza contrattuale (1° agosto 2014) il premio potrà variare in relazione al mutato fabbisogno tariffario. Il consumatore, conoscendo la misura del nuovo premio con almeno 30 giorni di anticipo (ai sensi del Regolamento ISVAP n. 4/2006), potrà ricercare coperture più convenienti.
– al 1° agosto 2014 l’assicurato pagherà il nuovo premio e avrà diritto di conoscere quale sarà la riduzione automatica del premio al 1°agosto 2015, e così via ……
Purtroppo, chi si ritrova ad essere residente nella pluri-tartassata Puglia, obtorto collo, deve pagare di più!!!
Giusto per la cronaca: un giovane di 23anni se desidera assicurare la sua vettura di cc.1000, se residente in Puglia, gli costa oltre €.1.800,00 se residente in Molise, il premio non supera le €.650,00. Questo non solo perché da noi si registrano tanti incidenti in più, ma anche perché la Regione Puglia, a differenza della altre regioni d’Italia ha applicato il massimo delle imposte sulla RCAuto.
Basti pensare che la Regione Molise ha deciso di non applicare alcuna imposta. Senza parlare del discutibile tentativo della Provincia di Foggia di applicare la massima tassa sulla RCAuto per pagare gli stipendi del personale…
Per i Cittadini residenti in Capitanata, sarebbe il caso di seguire il consiglio/progetto dell’Ing. Gennaro Amodeo “la Capitanata in Molise!”.
Ma tutte queste vessazioni sono lecite? Cosa dice l’ISVAP a riguardo? E la magistratura come si esprime a riguardo?
Il motto dell’italiano medio, resta sempre “fatta la Legge, scoperto l’ inganno” e quindi qualsiasi Legge, così come vengono ideate “dalle eccelse menti” si prestano ad arbitrarie interpretazioni e/o comunque facili da sormontare ed utilizzare a proprio indiscusso beneficio. Anche le tanto decantate liberalizzazioni, non solo in campo assicurativo, ma anche negli altri ambiti, energia, telefonia, etc., non hanno sortito effetti benefici sul Consumatore, anzi… Pertanto, con questo stato di fatto, le Compagnie Assicurative, violando o meglio, messe in condizioni di violare in toto l’Art.33 del Codice del Consumo, a fronte dei significativi squilibri tra Consumatore ed Impresa sia dei diritti che degli obblighi derivanti dal contratto in essere, fanno e disfanno a loro piacere. L’ISVAP per contro, svolge le sue funzioni sulla base delle linee di politica assicurativa determinate dal Governo e non è il caso di aggiungere altro… Sembra però che, La Magistratura (da recenti sentenze) dia ragione al Cittadino/Automobilista e quindi ritiene che, tali comportamenti sono assolutamente illegittimi.
Cosa fare in caso di ingiusta disdetta RCAuto e/o di qualsiasi altra inerente vessazione? -Prendere contatti con la ns. Associazione Movimento Consumatori Capitanata (tel.338.7979600 – fax 0882.223774 – ), un nostro esperto, dopo la valutazione del caso in questione, offrirà opportuna gratuita consulenza ed eventuale Azione, volta a tutelare i vessati diritti del Cittadino.
Bruno Maizzi
Presidente M.C. Capitanata