“Capisco che il ministro Zaia, in difficoltà per le mancate risposte del Governo ai seri problemi del comparto agricolo, si rifugi in una polemica di dubbio spessore. L’aumentata tutela dei formaggi italiani porta la firma del presidente della Commissione Agricoltura dell’Europarlamento Paolo De Castro, ma noi siamo ben lieti di mettere il nostro sforzo a disposizione degli interessi dell\’Italia; siamo quindi in perfetta sintonia con il richiamo al gioco di squadra cui fa riferimento dal ministro. Proprio per questo ci chiediamo quando Zaia si deciderà ad alzarsi dalla panchina e a pretendere per il suo dicastero un ruolo meno ornamentale di quanto sia stato finora. Su questo, creda, non abbiamo affatto una posizione volubile: lo abbiamo invitato a Jesi a confrontarsi con noi e con le più autorevoli rappresentanze del mondo agricolo, ma ha preferito disertare l’appuntamento (il Governo è peraltro prestigiosamente rappresentato dal Sottosegretario Buonfiglio). Ci pare che sia lui, con questa condotta, ad autocertificare la propria irrilevanza. In ogni caso, la nostra agricoltura e il nostro agroalimentare hanno bisogno di lavoro duro e impegno tenace, non di bisticci di poco conto. Per questo il ministro Zaia dovrebbe forse affinare il gioco di squadra innanzitutto a Palazzo Chigi. Ma da questo punto di vista, l’intesa fra lui, Tremonti e Scaiola sembra un po’ quella mostrata da Gattuso, Seedorf e Leonardo nel recente derby ambrosiano.”