Calda e travolgente da battere persino il freddo pungente e regalare ad una piazza gremita ed in visibilio una serata che rimarrà negli annali. La tarantella del Gargano è stata la protagonista indiscussa della chiusura del cartellone di appuntamenti di ‘Aspettando Mediterre nel Parco Nazionale del Gargano’ sabato sera in Piazza del Popolo a Manfredonia. La rigida temperatura non ha spaventato e fermato i gruppi del folk garganico e le centinaia di spettatori provenienti da tutto il Promontorio che già all’imbrunire facevano capolino nel Golfo per assistere ad un evento unico nel suo genere che ha visto per la prima volta in assoluto esibirsi sullo stesso palco gli esponenti di spicco della musica popolare locale.
Non a caso il programma proposto alla Regione dal Parco Nazionale del Gargano ha scelto le melodie della tarantella, simbiosi perfetta tra tipicità e qualità del patrimonio autoctono, come conclusione di tutti gli incontri e le attività svolte nel mese di gennaio in Aspettando Mediterre. Perfetta testimonial della manifestazione ‘Sulle note del Gargano’, è stata Teresa De Sio, artista ormai divenuta simbolo della musica folk del Mezzogiorno, in grado con la sua esibizione (ultima tappa invernale del nuovo tour ‘Tutto Cambia’) di trascinare e coinvolgere le folle con il suo carisma ed il suo talento. Hanno accompagnato le musiche della De Sio e dei cantautori locali i prodotti tipici del Gargano magistralmente preparati ed offerti agli ospiti dai produttori del GalDaunofantino, a cui va il plauso di aver affiancato l’organizzazione dell’ente parco per la serata, e dall’Associazione Cuochi del Gargano e di Capitanata. Dunque, gli spettatori giunti a Manfredonia hanno potuto soddisfare non solo i saperi legati alle musiche ma, anche , i sapori della terra degustando le mirabili farrate sipontine ed i piatti di pancotto e verdure conditi con l’olio, immancabile, della Olearia Clemente; simbolo della nostra terra a livello internazionale.
Sul palco si sono alternarti i gruppi di musica popolare più noti del territorio, regalando emozioni e spontanea genuinità: Cantori di Carpino , Tarantula Garganica , Cantori di Monte Sant’Angelo , Progetto Cala la Sera , Girolé , Etnomusicantes e Festa Farina e Folk. Un caleidoscopio di emozioni e elevata qualità artistica che hanno travolto il pubblico lasciatosi immediatamente trascinare dagli incalzanti e caratteristici passi della tarantella.
In una Piazza del Popolo gremita sino a mezzanotte inoltrata spiccava l’amalgama di età del pubblico: bambini, giovani, adulti ed anziani, tutti attratti ed uniti dalla tarantella. Un patto generazionale che è emerso anche sul palco dopo che agli inossidabili Cantori di Carpino e Monte Sant’Angelo si sono affiancati i più giovani ed altrettanto validi Etnomusicantes, Tarantula Garganica e Girolè, tutti in grado di proporre una melodia che non ha pari nel suo genere.
“Con Aspettando Mediterre- ha commentato il Commissario, Avv. Stefano Pecorella -,il Parco è ancora una volta, come tante in quest’ultimo anno, uscito dagli uffici per abbracciare idealmente il proprio territorio; è tornato tra la sua gente discutendo delle sue prospettive, del futuro dell’area protetta e lo ha fatto nel periodo più freddo dell’anno, per dimostrare che è possibile catturare l’attenzione dei suoi cittadini e portarli in giro per boschi, foreste, lagune e zone umide, anche con il clima gelido dell’inverno. Un passo concreto verso la realizzazione di tutti quei percorsi di turismo naturalistico alternativo, ma non distante, da quello classico, balneare. Con lo spettacolo finale tenutosi a Manfredonia e che ha visto per la prima volta esibirsi sullo stesso palco il meglio della rappresentanza della musica popolare garganica, vero patrimonio da valorizzare, chiudiamo positivamente un’esperienza che dà a tutti noi ulteriore forza e fiducia. Tutte le attività (convegni, eventi, ed. ambientale con le scuole elementari, medie e superiori) – ha aggiunto Pecorella – sono state un successo sia per i contenuti che per la risposta dei cittadini e della classe imprenditoriale, un nuovo patto generazionale tra adulti, giovani e bambini. Il concerto finale, attraverso la presenza di gruppi provenienti da quasi tutti i comuni dell’area protetta, ha ristabilito l’amalgama e l’armonia di un territorio nuovamente conscio della sua identità e delle sue potenzialità specie in un drammatico momento di crisi quale quello che stiamo attraversando. Con ‘Aspettando Mediterre nel Parco Nazionale del Gargano’ abbiamo potenziato il sistema delle relazioni territoriali, avviato già da un anno, che comincia a produrre positivi riscontri di vicinanza ed affetto per l’ente da parte soprattutto della sua popolazione. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questa magnifica esperienza”.