Siamo ormai nelle ultime ore di questo 2011 che è stato contrassegnato da fatti, nell’economia, praticamente, sempre negativi e che ha visto l’Europa e le Nazioni europee quasi alzare bandiera bianca nei confronti del mercato e delle monete.
Si è creduto, a partire dalla metà dell’anno appena terminato, che sarebbe bastato cambiare i governi o fare degli annunci che tutto sarebbe cambiato e sarebbe tornato alla normalità dell’andazzo occidentale. E così Zapatero, Papandreu e Berlusconi hanno lasciato il passo a nuovi governi o nuove elezioni.
In Italia in particolare il Governo, anzi Berlusconi, ha dovuto gettare la spugna e appoggiare un Governo tecnico guidato dal prof. Monti e da una squadra di professori, “banchieri” e tecnici.
Un nuovo Governo assolutamente di rottura nello stile rispetto al precedente, un Governo che ha cambiato e fatto cambiare gli atteggiamenti di molti politici, giornalisti e comunicatori che sono passati dai toni roboanti che dal 1994 ad oggi ci hanno accompagnato, a toni molto più miti e compassati.
Il “tifo” è passato di moda e “gli iperbolici”, gli uomini e le donne dalle grandi urla, dalle promesse impossibili, dalle invettive senza alcun freno sono passati in secondo piano.
Non si urla più, o si urla molto di meno e chi lo fa ormai lo fa in una platea silenziosa o quasi attirando quindi su di sé le occhiatacce di chi invece non vuole più sentire urlare, ma vedere fatti.
E allora i Di Pietro, i Bossi, gli oppositori (a Berlusconi) di tutte le ore sono come uno strumento stonato in un coro.
“Gli iperbolici” sono finiti, gli uomini da “1 milione di posti di lavoro” non vanno più di moda.
Adesso lo stile è la pacatezza. E’ il doppiopetto. Non che questa situazione sia eccessivamente migliore della prima, ma almeno ora gli urlanti sono meno invitati in televisione, trovano meno spazio sulle colonne dei giornali e per radio.
Monti e il suo Governo devono ancora dimostrare di saper e poter risolvere i problemi del Paese accompagnandolo anche verso la crescita, ma quanto meno hanno risolto il problema di un inquinamento acustico e delle menti che ci ha assillato per 17 lunghi anni.
Gli urlanti non ci sono più. “Gli iperbolici” sono finiti.
di Michele Dell’Edera – http://www.micheledelledera.it
a proposito BUON 2012 !