Alla luce degli impegni internazionali assunti, considerando l’esauribilità delle fonti rinnovabili, unitamente alla problematica del cambiamento climatico legata alle emissioni di gas serra, occorre un rapido processo di transizione dai sistemi energetici attuali a sistemi tecnologici “low carbon”.
Il processo di sviluppo e penetrazione sul mercato delle TFER “Fonti Energetiche e Tecnologie Rinnovabili Alternative” risulta rallentato anche dalle problematiche connesse alla dipendenza delle nazioni industrializzate da paesi produttori instabili sotto il profilo geopolitico e la questione economica legata alle dinamiche speculative tra costi e prezzi delle fonti fossili.
Questo scenario ha contribuito negli ultimi anni a porre una crescente attenzione da parte della Commissione Europea. Gli orientamenti relativi alle Strategie Europee per la sicurezza dell’approvvigionamento e alla Politica Integrata di Prodotto “IPP”, hanno rimarcato che la gestione della domanda di energia e l’efficienza energetica sono gli strumenti principali per ottimizzare l’approvvigionamento energetico, ridurre la dipendenza dalle importazioni e le emissioni di gas effetto serra.
L’International Energy Agency “IEA” nel World Energy Outlook 2010 ha ipotizzato delle proiezioni di scenari sui consumi, sulle emissioni di gas serra con un range temporale al 2035.
Gli scenari prevedono azioni volte a raggiungere gli obiettivi prefissati dai paesi del G-20 nell’accordo di Copenhagen 2009 per contrastare il cambiamento climatico: in primis il target non vincolante di limitare l’incremento di temperatura entro i 2 gradi al di sopra dei livelli registrati in era pre-industriale.
I due scenari formulati dall’IEA prevedono che la produzione di energia elettrica da TFER si triplicherà entro il 2035.
Si ipotizza una crescita dal 7% al 14% su scala mondiale e che nel bilancio energetico europeo UE27 il loro contributo raggiunga circa il 40%.
Le azioni intraprese nei prossimi 10-15 anni avranno un ruolo determinante nel futuro assetto dei mercati energetici e delle prospettive di mercato delle tecnologie emergenti. Un contributo rilevante sarà dato dalla generazione di energia con tecnologia alimentata da fonti energetiche rinnovabili con conseguente riduzione delle emissioni di gas serra.
Per affrontare e vincere tale sfida occorre innanzitutto una classe politica dirigente seria e competente congiuntamente a figure professionali altamente qualificate e specializzate. In relazione alla caratteristica tipica dei processi di generazione di energia da fonti rinnovabili, rappresentata dalla variabilità di produzione, è opportuno tener conto di una gestione efficace della domanda di energia, dello sviluppo di reti intelligenti o smart grid, dell’energy storage ed infine di un incremento di affidabilità nella previsione della produzione attesa di energia.
Queste opportunità lavorative che si potranno sviluppare necessitano di figure professionali e politiche all’altezza del compito, che siano in grado di lavorare in maniera interdisciplinare, con un approccio integrato.
Alla sfida si deve rispondere con maggiori qualificazione e professionalità, e quindi con maggior merito, ovvero quanto chiedono con forza le giovani generazioni perché il domani appartiene a noi.
Orazio Buonamico