Oggi (IERI ndr) Gianfranco Fini ha proposto un nuovo Esecutivo guidato da Maroni, dicendosi convinto che anche il Pd sarebbe disponibile ad appoggiarlo.
L’Italia dei Valori è contraria ad un Governo tecnico perché vorrebbe dire negare la volontà dei cittadini in nome degli accordi tra le segreterie di partito. Per questo ho chiesto al Partito Democratico di smentire questa ipotesi e, a partire da Enrico Letta, molti esponenti del Pd (non tutti, per la verità) si sono subito detti contrari a dare i propri voti ai ministri di Berlusconi, che insieme a lui sono responsabili dell’attuale crisi del Paese.
Il Terzo polo non può adottare la politica dei due forni, stando un po’ di qua e un po’ di là a seconda di dove tira il vento. Non è così che si governa un Paese. Se non ci dovesse essere la maggioranza, c’è una sola strada: restituire la parola agli elettori.
Il nostro è un sistema bipolare, gli elettori hanno il diritto di sapere quali sono gli schieramenti senza ritrovarsi, ad urne chiuse, di fronte ad improbabili alleanze di comodo che non consentirebbero di esprimere alcuna linea politica. Bisogna scegliere da che parte stare e rimanere fedeli al proprio patto con gli elettori. Di fronte all’attuale situazione, sarebbe stato davvero imperdonabile se il Pd avesse sconfessato il proprio ruolo di guida del centrosinistra per dare credito ad un Governo tecnico: cioè un Frankenstein politico che, unendo tutto e il contrario di tutto, potrebbe durare al massimo qualche settimana senza risolvere nulla.
Altra cosa è il confronto: se ci sono forze politiche disponibili ad approvare finalmente una legge elettorale che restituisca centralità agli elettori, consenta di formare maggioranze solide ed impedisca ribaltoni, noi siamo disponibili. Ben venga un impegno immediato di tutti sui tagli ai costi della politica, partendo da indennità e vitalizi parlamentari, voli di Stato e auto blu, Province e piccoli Comuni, consulenze e corruttele varie. Noi siamo pronti a dialogare sulle riforme e a presentare le nostre proposte per superare la crisi economica, sociale e politica, ma se si tratta di fare inciuci solo per dividersi le poltrone, l’Italia dei Valori non è interessata. Insomma, a questo Governo e a questa maggioranza, con Lega, Pdl e trasformisti impegnati solo ad oliare gli ingranaggi delle cricche, non daremo mai i nostri voti: al contrario, continueremo a lavorare per mandarli a casa e aprire al più presto una nuova fase.
(dal blog di Felice Belisario)