Cala il sipario sulla Stagione Sinfonica di Primavera 2011 di Lecce: il Teatro Politeama Greco di Lecce, infatti, ospiterà venerdì 13 maggio l’ultimo appuntamento dell’Integrale delle Nove Sinfonie di Beethoven, durante il quale è previsto l’esordio della pianista leccese Beatrice Rana insieme all’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” diretta dal principale Marcello Panni. Tutto beethoveniano il programma del concerto, che sarà replicato sabato14 maggio (ore 10.30) al Cinema Moderno di Tricase nell’ambito del Bernstein Music Festival: oltre alla Sinfonia n.1 in do maggiore, che chiude l’omaggio leccese al genio di Bonn, verranno eseguite l’Overture di Fidelio e il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra
IL PROGRAMMA • Si chiuderà con la Sinfonia n.1 in do maggiore del genio del Romanticismo musicale, la Stagione Sinfonica di Primavera 2011 di Lecce. Sarà ancora il Teatro Politeama Greco, infatti, venerdì 13 maggio dalle ore 21, ad ospitare il concerto conclusivo dell’Integrale delle Nove Sinfonie di Beethoven che coinciderà altresì con il debutto della leccese Beatrice Rana insieme all’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa”, diretta per l’occasione dal suo principale e direttore artistico della rassegna Marcello Panni, che torna sul podio dopo il Concerto Spirituale per la Settimana Santa di Giorgilorio. Tutto dedicato al compositore tedesco il programma della serata: oltre alla Prima Sinfonia, composta fra il 1799 e 1800 ed eseguita per la prima volta il 2 aprile 1800 a Vienna, saranno eseguite l’Ouverture dal Fidelio (op. 72b) e il Concerto n.2 in si bem. magg. per pianoforte e orchestra, occasione ghiotta per ammirare la talentuosa pianista salentina che a soli diciotto anni aspira ad una carriera ricca di speranze e importanti traguardi da raggiungere. L’appuntamento, infine, sarà replicato per intero il 14 maggio prossimo, dalle ore 10.30 all’interno del Cinema Moderno di Tricase e nell’ambito del Bernstein Music Festival.
L’OSPITE: BEATRICE RANA • Nata a Copertino nel 1993, Beatrice Rana ha mostrato fin da piccola grandi qualità al pianoforte, le stesse che oggi le permettono di essere considerata uno dei più talentuosi musicisti pugliesi. Ha frequentato il IX Corso di Pianoforte presso il Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli nella classe di Benedetto Lupo per poi imporsi nei più rappresentativi Concorsi Pianistici della Penisola, ottenendo anche tre prestigiose borse di studio (la Yamaha Foundation of Europe, il “Premio delle Arti 2005” del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e come migliore allieva dei Conservatori italiani al Soroptimist International d’Italia 2007). Dopo il premio al Concorso Internazionale “Gina Bachauer Young Artists” di Salt Lake City, nello Utah, la pianista leccese è stata invitata in importanti stagioni concertistiche, tra le quali l’Ascoli Piceno Festival, la Fondazione “Giorgio Cini” di Venezia, gli Amici della Musica di Taranto, i Venerdì Musica di Pistoia, il 31° Festival della Valle d’Itriadi Martina Franca, il Musikum di Salisburgo e altre. Nel novembre 2005 ha suonato in diretta dalla Radio Vaticana alcuni brani di Schumann, nel 2009 ha partecipato al Festival LagoMaggioreMusica mentre, a febbraio scorso, è stata impegnata nel Piano Recital con musiche di Beethoven, Liszt, Ravel e Bartók al Conservatorio Tartini di Trieste. Il ritorno nel Salento coincide con l’ultimo appuntamento di una Stagione Sinfonica di alta qualità, che ha ospitato maestri internazionali e nomi di prestigio del panorama europeo, e con il suo esordio insieme all’Orchestra Sinfonica “Tito Schipa” e al suo direttore principale Marcello Panni.
LE OPERE • La Sinfonia n.1 in do magg. op.21, dedicata al barone Von Swieten ed eseguita per la prima volta all’Hofburgtheater di Vienna, rappresenta una fase di transito nella composizione di Beethoven: da una parte, infatti, presenta ancora riferimenti al passato e al clima haydniano mentre, dall’altra, lascia intravedere i tratti delle sinfonie successive e le novità che si materializzeranno in esse. L’elemento che più caratterizza questa sinfonia è il terzo dei quattro movimenti complessivi (Adagio molto – Allegro con brio, Andante cantabile con moto, Minuetto, Allegro molto e vivace, Adagio – Allegro molto e vivace), un breve e semplice scherzo che il maestro tedesco intitola minuetto ma che risulta atipico, soprattutto per i tratti “leggeri” inseriti nella cornice severa della sinfonia. Da segnalare anche un finale spensierato e divertito, che sembra richiamare la festosità tipica del suo maestro Haydn. La prima della sinfonie, ultima tappa dall’omaggio leccese a Beethoven, sarà preceduta dall’Ouverture dal Fidelio (op. 72b) in apertura e dal Concerto n.2 in si bem. magg. per pianoforte e orchestra, eseguito per la prima il 29 marzo del 1795 all’Hoftheater di Vienna e ritenuto tra i migliori componimenti di sempre per tale strumento.