Non c’è verso più ci penso e più mi convinco che un’azienda se vuole entrare nel mondo dei social, se vuole lavorare in un certo modo deve convincersi a cambiare un po’ di cose al suo interno.
Innanzitutto cominciamo con il dire che già la mia frase è sbagliata: “se vuole entrare nel mondo dei social”.
Un’azienda (salvo alcune eccezioni che pure esistono) oggi se vuole non tralasciare una grossa fetta dei suoi clienti o potenziali tali “deve” avere una presenza sui social network.
Sui social media ci sono:
- i tuoi clienti
- i tuoi concorrenti
- i tuoi fornitori
- i tuoi possibili clienti (i tuoi lead)
- i tuoi detrattori
- i tuoi partner
- i tuoi dipendenti
- i tuoi fan
E’ un mondo a parte, molto meno virtuale di quanto non si immagini e quindi un mondo nel quale non si può non esserci.
Saper “leggere” (saper ascoltare) i social, ancor prima di essere utenti attivi (cioè che postano direttamente contenuti, opinioni e proposte) è un’azione ineludibile e allo stesso tempo utilissima.
Se si ha “il fiuto” per il mercato, e ogni imprenditore ce l’ha, sicuramente si sarà in grado di essere anche su un mercato, quello internet, che comunque non è troppo diverso da quello reale, eccezion fatta per il territorio che non è più circoscritto.
Attenzione, perché non si tratta solo dei clienti possibili che potreste intercettare, ma anche i vostri, che sicuramente prima o poi parleranno di voi anche on line come sicuramente già fanno “per strada”.
“Ascoltarli” (osservarli) non può che essere un vantaggio per l’azienda.
Ma come ci va l’azienda nel mondo dei social ?
Sicuramente un account aziendale, una pagina, si può avere, ma è importante andare su internet con i propri uomini. Con gli uomini dell’assistenza, delle vendite, del marketing, con i responsabili di prodotto e servizio.
Solo così, ancor prima di intervenire direttamente con le nostre voci, sapremo leggere il mercato.
E’ un lavoro lungo e coraggioso, è un lavoro nel quale ci si potrà far aiutare da esperti, ma con la prospettiva che prima o poi il ivolante della situazione lo prendiate voi. Lo prenda in mano l’azienda.
Una rivoluzione aziendale, certamente, ma una rivoluzione da affrontare. Il mercato è sempre più fatto di persone e sempre molto meno di consumatori.
Una rivoluzione di cui cercheremo di parlare in pillole… non troppo indigeste.
di Michele Dell’Edera
http://www.micheledelledera.it – http://twitter.com/micdel64
Per chi vuole approfondire scarica le slide e “appunti 2.0” dalla nostra pagina “White-Paper”.