E’ il serbo Djuric Stefan (Grande Maestro) il vincitore di “Sanremo Scacchi 2011” (open A), il Festival degli Scacchi di livello internazionale organizzato dal Circolo Scacchistico Imperiese che si è concluso ieri pomeriggio al Nyala Suite Hotel di Sanremo.
Seguono al secondo posto l’italiano Fabrizio Bellia (Maestro Internazionale) e al terzo posto il croato Mrdja Milan (Maestro Internazionale).
Sempre nell’open A, da segnalare l’ottima prestazione di Lorenzo Giostra, 10 anni, di Imperia.
“Lorenzo – dichiara con soddisfazione il presidente Gianni Rossi Cassani – è frutto del vivaio giovanile del Circolo di Imperia composto da 150 bambini. Gioca da tre anni e ha bruciato molte tappe raggiungendo la 2a nazionale. Ha già partecipato ai campionati nazionali con buoni risultati ed é campione regionale e provinciale. E’ stato una scoperta dall’istruttore Adriano Balestra ed è seguito da due anni dal maestro italo- argentino Roberto Arata. Attualmente gioca nella squadra del Circolo di Imperia in Coppa Italia”.
Nell’open B si è classificato al primo posto David Jonatan Manco di Torino, al secondo Marco Pancioni di Firenze e al terzo Domenico Rizzi di Piacenza (i risultati su www.sanremoscacchi.com.).
Grazie al Circolo Scacchistico Imperiese, che ha realizzato un sodalizio di grande prestigio con quest’affascinante disciplina organizzando il più longevo torneo a livello nazionale (quest’anno il Festival scacchistico internazionale di Imperia è giunto alla 52ma edizione), dopo molti anni è ricomparsa nella nostra città una competizione di altissimo rilievo.
Sanremo, infatti, vanta un blasone straordinario nel mondo degli scacchi poiché ospitò due tornei di livello eccezionale: il primo, il Torneo di Sanremo, fu disputato nel mese di febbraio 1911 e realizzato nell’ambito delle celebrazioni del cinquantenario dell’Unità d’Italia. Il secondo, nel 1930, fu il campionato del mondo entrato nel mito con la vittoria di Alexander Alekhine.
Circa il primo, Adolivio Capece, direttore de L’Italia Scacchistica testimonia che “fu direttore il giocatore polacco Theodor Von Schewe nell’organizzazione coadiuvato molto probabilmente proprio da Rosselli, che fu uno dei due partecipanti italiani (l’altro fu semisconosciuto il napoletano De Biase, di cui non è neppure noto il nome di battesimo completo: si sa solo l’iniziale, E.).Il torneo si svolse nella splendida cornice del Casinò; tra i molti eventi di contorno alcune importanti opere liriche, allestite soprattutto per richiamare il pubblico. Vinse Hans Fahrny (con 7.5 su 10, imbattuto), giocatore svizzero, nato a Praga e che viveva a Monaco di Baviera.
Secondo arrivò Moissei Lowtzky di Lipsia, con 7 punti, e terzo l’ungherese Leo Forgacs (forse più conosciuto con il suo nome tedesco, Fleischmann) con 6.5, pure imbattuto. Poi Kostic e Pezepiorka con 6, Reti e Gunsberg 5.5, Scheve e Rosselli 5. Chiusuro la classifica con solo mezzo punto (patta nell’incontro diretto) De Biase e Pinkerton (inglese di Bristol).
Come manifestazione collaterale fu organizzato un torneo femminile che vide al via 9 giocatrici tra le quali – a rappresentare l’Italia – la contessa Fossati di Torino che L’Italia Scacchistica definì “la coraggiosa rappresentante italiana”.
Il podio fu tutto inglese: vinse la londinese Miss Kate Finn, seconda Miss Cotton, chiamata a volte Selma a volte Helen, pure di Londra, terza Mrs Rentoul di Kensington.Va purtroppo notato che L’Italia Scacchistica dimostrò scarsa attenzione al torneo femminile: a parte vari errori nei nomi e nelle città delle partecipanti, al termine non fu pubblicata la classifica finale”.
Circa l’evento del 1930, si tratta del più grande torneo organizzato in Italia e di uno tra i più importanti eventi internazionali dell’epoca a cui presero parte quasi tutti i migliori giocatori di allora. Il torneo, che si svolse al Casinò, vide appunto la vittoria dell’allora Campione del mondo Alekhine con una prestazione quasi insuperabile di 14 vittorie su 15 partite.
Il racconto, le foto e il testo delle partite di tale epico evento sono documentate nel libro di Enrico Cecchelli, socio del Circolo Scacchistico Imperiese, dal titolo Sanremo 1930: il torneo dei giganti. Il volume, assieme a I 50 anni del Festival di Imperia di Antonino Faraci, è stato ripresentato proprio in quest’occasione.
“Sanremo scacchi 2011, ovvero il torneo del centenario – conclude Igor Varnero (Nyala) – ha posto la nostra città al centro del grande circuito scacchistico che vanta appassionati e professionisti in tutto il mondo. Ancora una volta Sanremo ha respirato un’atmosfera davvero internazionale. L’ambizione è che questo appuntamento possa diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati, italiani e stranieri