A Mattinata nel fine settimana si è svolto il seminario sullo start-up, che è lo strumento utilizzato dalla Regione Puglia per agevolare particolari tipologie di soggetti “Svantaggiati” verso la creazione di una nuova attività d’impresa.
Questo strumento è sostenuto tramite il Programma Operativo FESR 2007-2013 della Comunità Europea.
Tra i personaggi di spicco che sono intervenuti al seminario, l’ Assessore Provinciale alle Attività Produttive e Politiche Energetiche Prof. Pasquale Pazienza e il Dirigente Regione Puglia Dott. Vito Antelmi, mentre hanno collaborato la CONFESERCENTI e l’Associazione Artigiani “Maria SS. Di Siponto”.
L’apertura del seminario è stata fatta dall’Assessore Comunale Antonio Sacco, i saluti dal Sindaco Dott. Lucio Roberto Prencipe, il quale ha ringraziato l’Assessore Provinciale per il suo impegno nei confronti del Comune di Mattinata.
L’intervento dell’Assessore Provinciale è stato molto forte e carico di contenuti: ha esordito sull’impegno che le amministrazioni comunali e provinciali dovrebbero farsi carico per far sì che tutte le misure di finanziamento vengano utilizzate, come il comune di Mattinata che si è dotato di uno sportello per approntare le pratiche per le varie tipologie di finanziamento; successivamente ha illustrato in modo chiaro ed inequivocabile il vero senso dello start-up e del microcredito, e cioè che l’idea di una nuova impresa deve essere valida ed inoltre si dovrebbe fare un’analisi in maniera puntuale sulla progettualità e solo in tal modo si predisporrà un piano finanziario solido. Poi ha illustrato il concetto di sviluppo economico di un’ area evidenziando che tramite lo sviluppo degli individui si sviluppa un territorio. Proprio sulla scia di questo concetto, ha lanciato il progetto, che dovrebbe partire dalla Provincia in sinergia con banche e camera di commercio, “Il Fondo Microcredito di Capitanata” che sarà il fondo per i giovani limitato a circa 25 mila euro in cui si prevede di finanziare all’incirca 350 imprese a patto che la Regione non tagli i fondi destinati alla provincia.
La conclusione del suo discorso è stata molto incisiva ed ha coinvolto emotivamente tutti i presenti esprimendo il ruolo ed il compito della Provincia, che deve fare emergere le idee da parte dei giovani per far crescere il nostro territorio e distinguerci dagli altri in modo pro-positivo.
La cittadinanza di Mattinata è rimasta veramente entusiasta dell’intervento del Prof. Pazienza, tra la folla si sentivano delle voci che dicevano che ci vorrebbero più uomini politici di questo calibro e che operano per l’interesse della gente e per la crescita del proprio territorio.
L’altro intervento importante è stato quello del Dirigente Regionale Dott. Vito Antelmi, molto tecnico ed impostato, inizialmente, su un escursus storico dello start up, poi sui particolari tecnici del bando ed infine ha concluso dicendo che la maggior parte delle domande sono scartate durante la fase di colloquio perché molti non conoscono nemmeno il progetto presentato ed ha ribadito il concetto dell’Assessore Provinciale e cioè che le domande che vanno avanti devono avere un’idea valida .
Ma facendo un’ analisi dei requisiti presenti nel bando e cioè che “…Le microimprese che possono presentare domanda di agevolazione per investimenti su tutto il territorio regionale devono essere partecipate per almeno la maggioranza, sia del capitale che dei soci, da persone che alla data di presentazione delle domanda di ammissione alle agevolazioni appartengano alle seguenti categorie: giovani con età tra 18 anni e 25 anni, soggetti con età tra 26 anni e 35 anni che non abbiano ancora ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente, soggetti fino a 35 anni di età che nell’ultimo biennio a partire dalla data di presentazione della domanda abbiano completato percorsi formativi, coerenti con l’attività imprenditoriale da intraprendere, finanziati e/o autorizzati dal sistema pubblico della formazione professionale, persone di età tra 45 anni e 55 anni prive di un posto di lavoro o in procinto di perderlo, disoccupati di lungo periodo, ossia persone senza lavoro per 12 dei 16 mesi precedenti, donne di età superiore a 18 anni…”, ci si rende conto come questi requisiti sono molto restrittivi tant’è vero che la Regione sembra che abbia voluto puntare più sulle persone e non sui reali progetti che potrebbero far sviluppare la nostra regione in modo da porsi come il punto più innovativo d’Italia.
Ma finchè l’attenzione sarà sulle persone e non sui progetti veri e palpabili, non ci sarà mai uno sviluppo reale, ma bensì solo assistenzialismo ed è proprio la politica dell’assistenzialismo che non genera nessun tipo di ricchezza, e sviluppo “forse solo per i soliti ignoti”. In più la Regione continua a tagliare i fondi verso la nostra Provincia, che vorrebbe far crescere i propri giovani in un ambiente sano ed economicamente vivibile, ma questo da Bari non è possibile.
Orazio Buonamico