Ha aperto i battenti a Francoforte la 61esima edizione della Fiera del Libro, con la Cina ospite d\’onore. Nel pomeriggio il vice presidente cinese Xi Jinping, sara\’ al fianco della cancelliera tedesca Angela Merkel per il discorso di inaugurazione della Buchmesse. Alla Fiera del Libro di Francoforte saranno presenti oltre settemila espositori provenienti da un centinaio di Paesi di tutto il mondo con le ultime novita\’ editoriali. L\’evento Fiera si svolge su uno spazio di 171.790 metri quadrati, con oltre 401mila titoli in mostra. Al piu\’ importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti in programma nella citta\’ tedesca da domani fino a domenica 18 ottobre, gli organizzatori attendono oltre 300mila visitatori (per informazioni il sito e\’ http://www.buchmesse.de/de/).
A rappresentare il nostro Paese alla Buchmesse 2009 ci sara\’ un numero crescente di editori. La Fiera attende, infatti, per questa edizione circa 350 editori italiani (lo scorso anno erano oltre 300). A inaugurare ufficialmente il Padiglione Italia è stato il presidente della Camera Gianfranco Fini alla presenza del ministro per i Beni e le Attivita\’ culturali Sandro Bondi. \’\’Scommettere sul libro significa credere nell\’Italia civile", ha detto Fini. Che spiega: "Abbiamo invitato gli editori a presentare i loro libri nel campo della saggistica politica con l\’idea di favorire la piu\’ ampia conoscenza possibile delle opere che parlano delle idee e dei problemi del nostro tempo, all\’insegna del pluralismo e della ricchezza culturale\’\’. Per il presidente Fini, quindi. "la diffusione della lettura, della cultura e della conoscenza può fornire un notevole contributo all\’affermazione di una più solida etica del confronto e del dialogo. Ritengo che questa importante opera di educazione civile possa e debba trovare interessanti momenti di collaborazione tra le Istituzioni e il mondo dell\’editoria
Presenti anche il presidente dell\’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo, l\’ambasciatore Michele Valensise, il console italiano a Francoforte Bernardo Carloni e i principali editori italiani. Alla Buchmesse l\’Italia sara\’ presente con \’Punto Italia\’, uno spazio espositivo di 276 metri, maggiore rispetto agli anni scorsi, collocato come da tradizione nel padiglione 5 (Halle 5.1 C902) e realizzato dall\’Associazione Italiana Editori (AIE) e dall\’Istituto per il Commercio Estero (ICE).
In collaborazione con il ministero per lo Sviluppo Economico e il ministero per i Beni e le Attivita\’ Culturali. Per oggi è previsto anche un cocktail in onore di Umberto Eco, per festeggiare l\’uscita di \’Vertigine della lista\’ (ed. Bompiani). Mentre domenica 18 ottobre lo scrittore e germanista italiano Claudio Magris ricevera\’ il Premio della Pace dei librai tedeschi.
Gli organizzatori hanno lavorato per quindici anni per assicurare che la Cina fosse presente come ospite d\’onore alla manifestazione. E il direttore della Fiera, Juergen Boos, ha piu\’ volte sottolineato che la presenza cinese a Francoforte sara\’ occasione per una discussione aperta sul tema dei diritti e della censura in Cina. Mentre la cancelliera tedesca ha promesso di affrontare la questione: \’\’Chiariro\’ nei mei colloqui che la liberta\’ di opinione non e\’ una minaccia ma una chance\’\’, ha detto Angela Merkel. Alla Buchmesse sara\’ presente anche il Premio Nobel per la Letteratura Gao Xingjian, che vive in esilio in Francia.
Nel Punto Italia verranno invece presentati ed esposti i 1.500 titoli di 55 editori italiani (5 in piu\’ rispetto allo scorso anno). Seguira\’ alle 11.30 l\’incontro con la stampa nella Room Brillanz nella Halle 4.2 della Buchmesse: l\’occasione sara\’ utile per presentare cifre, tendenze e prospettive sullo stato dell\’editoria in Italia. Dopo la cerimonia inaugurale verra\’ presentato il Rapporto dell\’Aie sulla nostra editoria. Dai primi dati emerge che e\’ cresciuto l\’export italiano (+1%), sono diminuite le traduzioni da lingua straniera (19% rispetto al 25% di titoli tradotti qualche anno fa) ed e\’ aumentata la vendita dei diritti di edizioni di titoli italiani. La nostra editoria appare cosi\’ maggiormente autonoma: dal 2001 a oggi e\’ aumentato del 94%, raggiungendo i 3.490 titoli venduti, il numero di libri di cui gli editori italiani cedono i diritti di edizione.
Anche l\’import, dal 2001 a oggi, fa segnare una crescita del 43% per un totale di 7.730 titoli. Tra il 2000 e il 2007 e\’ cresciuta del 13.8% la domanda di libri religiosi ed e\’ aumentata la produzione di questo tipo di titoli, circa quattromila nel 2008, in larga parte provenienti dal circuito dell\’editoria cattolica, con un mercato che a prezzo di copertina vale 235 milioni di euro.
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