Fulvio Conti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha così commentato: “Nel corso del 2012 il Gruppo ha conseguito risultati in linea con gli obiettivi indicati al mercato, sia in termini di margine operativo lordo sia in termini di indebitamento finanziario netto, pur continuando ad operare in un contesto macroeconomico sfavorevole, particolarmente in Italia e Spagna. In quest’ultimo Paese, il peggioramento dei flussi di cassa attesi, conseguente ai provvedimenti regolatori emessi dal governo spagnolo nel corso del 2012, unitamente al deterioramento del quadro economico di riferimento, hanno reso necessario un adeguamento di valore dell’avviamento associato alle attività di Endesa nella Penisola Iberica.

Per i prossimi cinque anni confermiamo la strategia già avviata, focalizzata sulla protezione dei margini e dei flussi di cassa nei mercati maturi e sullo sviluppo nei mercati in crescita e nelle rinnovabili. Tutto ciò accelerando le azioni di riduzione dei costi e di incremento delle efficienze nell’ambito dell’intero Gruppo nonché di semplificazione della struttura societaria del Gruppo medesimo, con una costante attenzione alla riduzione dell’indebitamento, nonché al mantenimento della nostra attuale categoria di rating. Si prevede che tali azioni possano consentire di cogliere il momento in cui le economie mature, in particolare Italia e Spagna, riprenderanno a crescere”.

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I dati patrimoniali al 31 dicembre 2012 escludono (ove non diversamente indicato) i valori relativi alle attività e alle passività possedute per la vendita che, al 31 dicembre 2012, riguardano essenzialmente Marcinelle Energie e altre società minori che, in base allo stato di avanzamento delle trattative per la loro cessione a terzi, ricadono nell’applicazione dell’IFRS 5. Al 31 dicembre 2011 la stessa voce includeva le attività e le passività relative alla società Endesa Ireland e ad altre società minori.

Si segnala che la modifica operata dal Gruppo ai criteri di contabilizzazione dei certificati di efficienza energetica ha comportato alcune variazioni nei valori iscritti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 che, pertanto, sono stati opportunamente rettificati e ripresentati ai soli fini comparativi.

Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili internazionali così come adottati dall’Unione Europea – IFRS-EU (Ebitda, Indebitamento finanziario netto, Capitale investito netto, Attività nette possedute per la vendita e Utile netto ordinario del Gruppo), il cui significato e contenuto sono illustrati in allegato, in linea con la raccomandazione CESR/05-178b pubblicata il 3 novembre 2005.

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STRATEGIA E OBIETTIVI PER IL PERIODO 2013-2017

Per il piano industriale 2013-2017 si confermano le seguenti priorità, in coerenza con il percorso strategico già avviato negli scorsi esercizi:

· Protezione dei margini e della generazione di cassa nei mercati maturi di riferimento;

· Incremento degli investimenti nei mercati in crescita dell’Est Europa e dell’America Latina, nonché nelle energie rinnovabili;

· Rafforzamento della struttura patrimoniale e ottimizzazione del portafoglio attivi;

· Avanzamento nella riorganizzazione del Gruppo anche attraverso operazioni di minorities buy-out;

· Continua attenzione alla stabilità finanziaria.

ANALISI DELLE PRIORITA’ STRATEGICHE

1. Protezione dei margini e della generazione di cassa nei mercati maturi di riferimento

Nel quadro macroeconomico di riferimento, che continua a presentare una connotazione negativa, assume particolare rilevanza il piano di riduzione dei costi e di efficientamento previsto nel piano strategico.

Tale piano prevede una riduzione cumulativa dei costi (rispetto ai costi fissi controllabili del 2012), pari a circa 4 miliardi di euro nel periodo 2013-2017, nelle diverse geografie e comparti del Gruppo ed in particolare nei mercati maturi Spagna e Italia.

Sempre con riferimento ai mercati maturi, sono previsti investimenti complessivi per circa 11 miliardi di euro nell’intero arco di piano. In particolare, gli investimenti in attività di generazione passeranno da circa 5,3 miliardi di euro del piano precedente a circa 4,6 miliardi del piano attuale. La capacità installata passerà da 59 GW nel 2012 a 52 GW nel 2017. Gli investimenti in attività di distribuzione passeranno da circa 6,2 miliardi di euro del piano precedente a circa 6,5 miliardi del piano attuale.

2. Incremento degli investimenti nei mercati in crescita dell’Est Europa e dell’America Latina, nonché nelle energie rinnovabili

Con riferimento ai mercati in crescita, il nuovo piano industriale prevede un incremento pari al 2,5% degli investimenti complessivi rispetto al piano 2012-2016. In particolare, gli investimenti dedicati allo sviluppo passeranno da circa 8,7 miliardi di euro del piano precedente a circa 9,4 miliardi del piano attuale. La capacità installata passerà da 38 GW nel 2012 a 43 GW nel 2017.

3. Rafforzamento della struttura patrimoniale e ottimizzazione del portafoglio attivi

Al fine di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo e di ottimizzare il portafoglio degli attivi, il nuovo piano industriale prevede:

– un piano di dismissioni pari a circa 6 miliardi di euro;

– un programma di emissioni di strumenti obbligazionari ibridi per un controvalore complessivo di circa 5 miliardi di euro da realizzare entro il 2015.

4. Avanzamento nella riorganizzazione del Gruppo anche attraverso operazioni di minorities buy-out

Durante il periodo di piano, il Gruppo proseguirà nella strategia di semplificazione della propria struttura societaria anche attraverso operazioni di minorities buy-out che, una volta finalizzate, si prevede possano incrementare la parte di utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo dal 65% del 2013 al 78% del 2017.

5. Continua attenzione alla stabilità finanziaria

Si prevede che le azioni fin qui illustrate possano consentire al Gruppo di generare un cash-flow da attività operative pari a circa 59 miliardi di euro nell’arco di piano, che sarà destinato a finanziare investimenti per circa 27 miliardi di euro, rimborsare oneri finanziari per circa 12,5 miliardi di euro e distribuire dividendi per circa 11 miliardi di Euro.

Inoltre, a seguito della realizzazione del citato programma di dismissioni per circa 6 miliardi di euro, la cassa totale cumulata rimanente del Gruppo (pari a circa 14,5 miliardi di euro) sarà destinata principalmente a ridurre l’indebitamento netto consolidato ed a finanziare operazioni di minorities buy-out.

 

Tali priorità strategiche si traducono nei seguenti obiettivi divisionali:

1. ITALIA

Margine operativo lordo:

· pari a circa 5,7 miliardi di euro nel 2013, di cui:

o circa 4 miliardi di euro per la Divisione Infrastrutture e Reti

o circa 1 miliardo di euro per la Divisione Generazione ed Energy Management

o circa 700 milioni di euro per la Divisione Mercato

· pari a circa 5,9 miliardi di euro nel 2015, di cui:

o circa 4,1 miliardi di euro per la Divisione Infrastrutture e Reti

o circa 1 miliardo di euro per la Divisione Generazione ed Energy Management

o circa 800 milioni di euro per la Divisione Mercato.

Investimenti:

· pari a circa 1,2 miliardi di euro nel 2013, di cui:

o circa 800 milioni di euro per la Divisione Infrastrutture e Reti

o circa 300 milioni di euro per la Divisione Generazione ed Energy Management

o circa 100 milioni di euro per la Divisione Mercato

· pari a circa 1,6 miliardi di euro nel 2015, di cui:

o circa 1,1 miliardi di euro per la Divisione Infrastrutture e Reti

o circa 400 milioni di euro per la Divisione Generazione ed Energy Management

o circa 100 milioni di euro per la Divisione Mercato.

2. IBERIA E AMERICA LATINA

Margine operativo lordo: pari a circa 6,9 miliardi di euro (di cui circa 3,7 miliardi di euro provenienti da attività regolate e circa 3,2 miliardi di euro provenienti da attività non regolate) sia nel 2013 che nel 2015;

Investimenti: pari a circa 2 miliardi di euro nel 2013 (di cui circa 900 milioni in attività regolate e circa 1,1 miliardi in attività non regolate), e pari a circa 2,3 miliardi di euro nel 2015 (di cui circa 1 miliardo di euro in attività regolate e circa 1,3 miliardi di euro in attività non regolate).

 

3. DIVISIONE INTERNAZIONALE

Margine operativo lordo: pari a circa 1,5 miliardi di euro nel 2013 (circa 700 milioni di euro in Slovacchia, circa 600 milioni di euro in Russia e circa 200 milioni di euro nei rimanenti Paesi della Divisione); pari a circa 1,5 miliardi di euro nel 2015 (circa 700 milioni di euro in Slovacchia, circa 500 milioni di euro in Russia e circa 300 milioni di euro nei rimanenti Paesi della Divisione).

Investimenti:

· pari a circa 1,1 miliardi di euro nel 2013, di cui:

o circa 900 milioni di euro in Slovacchia

o circa 200 milioni di euro in Russia

o circa 20 milioni di euro nei rimanenti Paesi della Divisione

· pari a circa 800 milioni di euro di euro nel 2015, di cui:

o circa 400 milioni di euro in Slovacchia

o circa 300 milioni di euro in Russia

o circa 100 milioni di euro nei rimanenti Paesi della Divisione.

4. DIVISIONE ENERGIE RINNOVABILI

Margine operativo lordo: pari a circa 1,8 miliardi di euro nel 2013; pari a circa 2,4 miliardi di euro nel 2015.

Investimenti: pari a circa 1,3 miliardi di euro sia nel 2013 che nel 2015.

OBIETTIVI QUANTITATIVI

Per il 2013 si prevedono attualmente i seguenti target:

· Ebitda pari a circa 16 miliardi di euro;

· Utile netto ordinario di Gruppo pari a circa 3 miliardi di euro;

· Indebitamento finanziario netto pari a circa 42 miliardi di euro.

Per il 2015 si prevedono attualmente i seguenti target:

· Ebitda pari a circa 16 miliardi di euro;

· Utile netto ordinario di Gruppo pari a circa 3,3 miliardi di euro.

Per il 2017 si prevedono attualmente i seguenti target:

· Ebitda tra i 17 e i 18 miliardi di euro;

· Utile netto ordinario di Gruppo tra i 4 e i 5 miliardi di euro;

· Indebitamento finanziario netto tra i 36 e i 37 miliardi di euro.

Inoltre, per il 2014, a seguito del completamento del piano di dismissioni, si prevede un indebitamento finanziario netto pari a 37 miliardi di euro.

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DATI OPERATIVI 2012

Vendite di energia elettrica e gas

L’energia elettrica venduta dal Gruppo Enel ai clienti finali nel 2012 si è attestata a 316,8 TWh, in aumento di 5,0 TWh (+1,6%) rispetto al precedente esercizio.

L’aumento è riferibile alle maggiori quantità vendute all’estero (+6,9 TWh) principalmente relative alle attività svolte in America Latina (+3,5 TWh), in Russia (+2,9 TWh) e in Francia (+1,7 TWh). Tali maggiori vendite sono in parte compensate dalla contrazione dei volumi venduti nella Penisola Iberica (-2,2 TWh) ed in Italia (-1,9 TWh).

I volumi di gas venduti alla clientela finale sono risultati pari a 8,7 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,2 miliardi di metri cubi (+2,4%) rispetto al 2011. Nel mercato domestico le vendite di gas sono in diminuzione (-0,3 miliardi di metri cubi), mentre le vendite realizzate all’estero, ascrivibili esclusivamente alle attività di Endesa, risultano in crescita di 0,5 miliardi di metri cubi.

 

Produzione di energia elettrica

La produzione netta complessiva del Gruppo Enel nel 2012 è pari a 295,8 TWh (+0,6% rispetto ai 293,9 TWh del precedente esercizio), di cui 74,5 TWh in Italia e 221,3 TWh all’estero.

In Italia, gli impianti del Gruppo Enel hanno prodotto 74,5 TWh con una diminuzione di 4,5 TWh nei confronti del 2011. In particolare, la fonte idroelettrica ha influito con una minore produzione di 2,5 TWh a causa delle non favorevoli condizioni di idraulicità rispetto al 2011, cui si è sommata la riduzione degli impianti termoelettrici ed un lieve incremento delle altre fonti rinnovabili.

La richiesta di energia elettrica sul mercato nazionale nel 2012 si è attestata a 325,3 TWh, in diminuzione del 2,8% rispetto al 2011, mentre l’importazione netta di energia dall’estero ha registrato un decremento di 2,6 TWh (-5,8%).

La produzione netta del Gruppo Enel all’estero nel 2012 è stata pari a 221,3 TWh, in crescita di 6,4 TWh (+3,0%) rispetto al precedente esercizio. L’incremento è da riferire alle maggiori quantità prodotte sia dalle centrali di Endesa (+2,7 TWh) nella Penisola iberica e nei paesi dell’America Latina che dagli impianti delle società della Divisione Energie Rinnovabili (+2,8 TWh).

L’energia elettrica prodotta dalle centrali del Gruppo Enel in Italia e all’estero è generata per il

57,6% da fonte termoelettrica, per il 28,4% da fonti rinnovabili e per il 14,0% da fonte

nucleare.

Distribuzione di energia elettrica

L’energia elettrica distribuita dal Gruppo Enel nel 2012 si è attestata a 413,9 TWh, di cui 238,2 TWh in Italia e 175,7 TWh all’estero.

I volumi di elettricità vettoriata sulle reti di distribuzione in Italia sono in diminuzione di 8,2 TWh (-3,3%) rispetto a quanto registrato nel precedente esercizio.

L’elettricità trasportata all’estero è stata pari a 175,7 TWh, con una crescita di 2,6 TWh (+1,5%) rispetto allo scorso anno, principalmente per effetto dei maggiori volumi vettoriati da Endesa nei paesi dell’America Latina (+2,3 TWh).

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DATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI 2012

I Ricavi del 2012 sono pari a 84.889 milioni di euro, con un incremento pari a 5.375 milioni di euro (+6,8%) rispetto al 2011. La variazione positiva è da riferire sostanzialmente all’incremento dei ricavi da vendita e trasporto di energia elettrica all’ingrosso e a clienti finali, ai maggiori ricavi per trading di combustibili, nonché ai maggiori ricavi da vendita e trasporto di gas naturale ai clienti finali. Tali effetti sono solo parzialmente compensati dal decremento dei ricavi per trading di energia elettrica.

L’Ebitda (margine operativo lordo) del 2012 è pari a 16.738 milioni di euro, in calo di 867 milioni di euro (-4,9%) rispetto al 2011. Tale decremento è da riferire sostanzialmente alla riduzione del margine di generazione in Italia e alla variazione del perimetro di consolidamento conseguente alle cessioni effettuate nei due esercizi di riferimento (tra cui si ricordano le cessioni di Enel Maritza East 3, Deval e Endesa Ireland). Tali effetti sono stati parzialmente compensati dal buon andamento delle Divisioni Mercato, Energie Rinnovabili e Internazionale.

L’Ebit (risultato operativo) del 2012 ammonta a 7.735 milioni di euro, con un decremento del 31,4% rispetto al 2011 (11.278 milioni di euro), tenuto conto di maggiori ammortamenti e perdite di valore per 2.676 milioni di euro. Al netto dell’effetto degli impairment rilevati nel 2012 sull’avviamento allocato su talune Cash Generating Units (per complessivi 2.584 milioni di euro), il risultato operativo è in calo di 959 milioni di euro (-8,5%). In particolare, l’effetto di tali impairment si riferisce principalmente all’adeguamento di valore di una porzione dell’avviamento allocato alla Cash Generating Unit “Endesa–Iberia” (2.392 milioni di euro). Infatti, i diversi provvedimenti adottati a più riprese dal Governo spagnolo in materia di energia nel corso di tutto il 2012 (ed in particolare nel quarto trimestre) hanno comportato una revisione al ribasso delle stime dei flussi di cassa derivanti dalle attività inerenti tale Cash Generating Unit, quali riflesse nel Piano industriale 2013-2017. Inoltre, la determinazione quantitativa del valore d’uso, preso a riferimento per la valutazione della recuperabilità del valore contabile della Cash Generating Unit in questione, è stata ulteriormente condizionata negativamente dall’incremento del rischio paese, fattorizzato nel tasso di sconto utilizzato.

Il Risultato netto del Gruppo del 2012 ammonta a 865 milioni di euro rispetto ai 4.113 milioni di euro dell’esercizio precedente (-79,0%). Escludendo le citate perdite di valore dell’avviamento (pari a 2.575 milioni di euro per la quota di competenza del Gruppo), il risultato netto è in diminuzione di 673 milioni di euro (-16,4%) per effetto principalmente della riduzione dei risultati associati alla gestione operativa.

L’Utile netto ordinario del Gruppo del 2012 è pari a 3.455 milioni di euro e risulta in diminuzione di 606 milioni di euro (-14,9%) rispetto ai 4.061 milioni di euro dell’esercizio 2011.

Il Capitale investito netto al 31 dicembre 2012, inclusivo delle attività nette possedute per la vendita pari a 309 milioni di euro, ammonta a 96.106 milioni di euro ed è coperto dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi per 53.158 milioni di euro e dall’indebitamento finanziario netto per 42.948 milioni di euro.

L’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2012 si attesta a 42.948 milioni di euro, registrando un decremento di 1.681 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011. In particolare, i flussi di cassa generati dalla gestione operativa e dalle cessioni di taluni asset non strategici sono stati parzialmente compensati dagli investimenti effettuati nel periodo e dal pagamento dei dividendi. Al 31 dicembre 2012, l’incidenza dell’indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, si attesta a 0,81 a fronte di 0,82 di fine 2011, mentre il rapporto tra Indebitamento finanziario netto ed Ebitda è pari a 2,6 (2,5 al 31 dicembre 2011).

Gli Investimenti effettuati nel 2012, pari a 7.075 milioni di euro (di cui 6.436 milioni di euro riferibili a immobili, impianti e macchinari), si riducono di 409 milioni di euro rispetto all’esercizio 2011.

Al 31 dicembre 2012 i Dipendenti del Gruppo sono pari a 73.702 unità (75.360 unità a fine 2011). L’organico del Gruppo nel corso del 2012 diminuisce di 1.658 risorse oltre che per l’effetto del saldo tra le assunzioni e le cessazioni (-1.527 risorse), anche per il decremento imputabile alla variazione di perimetro connessa alle cessioni di società effettuate nel corso dell’esercizio (-131 risorse). Al 31 dicembre 2012 i dipendenti impegnati nelle società del Gruppo con sede all’estero sono pari al 51% del totale.

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Risultati 2012 deLla capogruppo

La Capogruppo Enel, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e coordina le attività delle società controllate. Svolge inoltre la funzione di tesoreria centrale, provvede alla copertura dei rischi assicurativi, fornisce assistenza e indirizzi in materia di organizzazione, gestione del personale e relazioni industriali, nonché in materia contabile-amministrativa, fiscale, legale e societaria. Inoltre, fino al 31 dicembre 2011, Enel è stata titolare di un contratto pluriennale di importazione di energia elettrica sulla frontiera elvetica.

 

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 335 762 -56,0%
Ebitda (Margine operativo lordo) (84) (63) +33,3%
Ebit (Risultato operativo) (97) (96) +1,0%
Oneri finanziari netti e proventi da partecipazioni 3.329 2.351 +41,6%
Utile dell’esercizio 3.420 2.467 +38,6%
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 12.438 13.594 -8,5%

I Ricavi della Capogruppo nel 2012 ammontano a 335 milioni di euro, con un decremento di 427 milioni di euro rispetto al 2011 (-56,0%) riferibile principalmente al venir meno dei ricavi da vendita di energia elettrica connesso alla scadenza, avvenuta in data 31 dicembre 2011, del contratto di importazione pluriennale (374 milioni di euro), ai minori ricavi per servizi resi alle società del Gruppo (30 milioni di euro), nonché al provento, rilevato nel precedente esercizio, generato dalla vendita della partecipazione detenuta in Deval S.p.A. (21 milioni di euro).

L’Ebitda dell’esercizio 2012, negativo per 84 milioni di euro, registra una riduzione di 21 milioni di euro rispetto al 2011 (negativo per 63 milioni di euro). Tale variazione è riferibile essenzialmente alla rilevazione nell’esercizio precedente del citato provento netto derivante dalla vendita della partecipazione detenuta in Deval S.p.A.

L’Ebit del 2012 è negativo per 97 milioni di euro e, inclusivo di ammortamenti e perdite di valore pari a 13 milioni di euro (33 milioni di euro nell’esercizio 2011), risulta sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (negativo per 96 milioni di euro).

Gli Oneri finanziari netti e proventi da partecipazioni risultano positivi per 3.329 milioni di euro (2.351 milioni di euro nel 2011) ed includono (i) i dividendi distribuiti dalle società controllate e da altre partecipate per 3.940 milioni di euro (3.223 milioni di euro nel 2011), (ii) la plusvalenza realizzata dalla cessione della partecipazione detenuta in Terna per 234 milioni di euro, nonché (iii) gli oneri finanziari netti per 846 milioni di euro (872 milioni di euro nel 2011). In particolare, la riduzione degli oneri finanziari netti, pari a 26 milioni di euro, è riferibile essenzialmente al decremento degli oneri netti da strumenti derivati su tassi, parzialmente compensato dai minori interessi attivi maturati sui conti correnti intersocietari e dalla rilevazione nel 2011 di proventi netti connessi all’esercizio della “bonus share” concessa nell’ambito dell’offerta globale di vendita di azioni di Enel Green Power S.p.A.

L’Utile dell’esercizio 2012 ammonta a 3.420 milioni di euro, a fronte di 2.467 milioni di euro del 2011.

L’Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2012 risulta pari a 12.438 milioni di euro, in diminuzione di 1.156 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011, per effetto essenzialmente dei rimborsi effettuati nel corso dell’esercizio e che risultano parzialmente compensati dall’emissione di un prestito obbligazionario retail.

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2012 ammonta a 25.828 milioni di euro, in aumento di 1.638 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2011. Tale variazione è riferibile all’utile complessivo rilevato nell’esercizio 2012 (pari a 3.143 milioni di euro), parzialmente compensato dalla distribuzione del saldo sul dividendo dell’esercizio 2011 (1.505 milioni di euro).

 

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AVVENIMENTI RECENTI

In data 20 novembre 2012 Enel Green Power S.p.A. (“EGP”) ha annunciato la sottoscrizione tra la controllata Enel Green Power International BV (“EGPI”), Export Credit Agency del governo danese (“EKF”) e Citigroup, quest’ultima quale “agent” e “arranger”, di un contratto di finanziamento della durata di 12 anni per un importo di 110 milioni di euro, garantito dalla stessa EGP. Il finanziamento verrà utilizzato per coprire parte degli investimenti per l’impianto eolico di EGP di Talinay, in Cile, che ha una capacità installata di circa 90 MW. Il valore complessivo degli investimenti per la realizzazione dell’impianto è pari a circa 165 milioni di dollari. Il finanziamento è caratterizzato da un tasso di interesse in linea con il benchmark di mercato.

In data 27 novembre 2012 EGP ha annunciato la sottoscrizione con la Banca Europea per gli Investimenti (“BEI”) di un contratto relativo all’ottenimento di un prestito per complessivi 160 milioni di euro, finalizzato a contribuire al finanziamento del programma di sviluppo in Italia delle attività di EGP fino all’anno 2014. Il finanziamento, di durata ventennale, sarà supportato da una o più garanzie rilasciate a BEI da primari gruppi finanziari. Le condizioni economiche complessive dell’operazione di finanziamento risultano essere competitive rispetto al benchmark di mercato.

In data 4 dicembre 2012 Enel ha notificato a Edf l’esercizio del diritto di recesso dal progetto in costruzione del reattore nucleare EPR (European Pressurized Reactor) di Flamanville (“Flamanville 3”), in Normandia, e negli altri cinque impianti da realizzare in Francia utilizzando la stessa tecnologia EPR, concludendo così l’accordo di collaborazione strategica che le due società avevano sottoscritto nel novembre del 2007. L’accordo è divenuto efficace il 19 dicembre 2012. Con l’uscita dal progetto Flamanville 3, Enel è stata rimborsata delle spese anticipate, in relazione alla sua quota del 12,5% nel progetto, per un ammontare complessivo di circa 613 milioni di euro più gli interessi maturati. La risoluzione dell’accordo ha inoltre determinato la cessazione dei contratti di anticipo di capacità da parte di Edf, correlati alla partecipazione di Enel negli EPR da costruire, per un totale di 1.200 MW nel 2012. L’ammontare complessivo dell’energia fornita da Edf a Enel come anticipo di capacità sarà gradualmente ridotto a 800 MW nel primo anno, 400 MW nel secondo anno, per azzerarsi nel terzo anno dalla data di conclusione dell’accordo di collaborazione.

In data 19 dicembre 2012 EGP ha annunciato la finalizzazione, attraverso la controllata Impulsora Nacional de Electricidad S. de R.L. de C.V., di un contratto di finanziamento con l’Inter-American Development Bank (“IDB”) per un ammontare di 988 milioni di pesos messicani, pari a circa 76 milioni di dollari statunitensi, a parziale copertura dell’investimento per l’impianto eolico Bii Nee Stipa II, in Messico. Il contratto di finanziamento avrà una durata di 10 anni e sarà assistito da una parent company guarantee rilasciata dalla controllante EGP. Il parco eolico, che ha richiesto un investimento complessivo di circa 160 milioni di dollari statunitensi, è il primo di EGP in Messico, ha una capacità installata di 74 MW e sarà in grado di produrre, a regime, circa 250 milioni di chilowattora all’anno.

In data 20 dicembre 2012 gli azionisti di Enersis – società cilena controllata da Endesa tramite la società interamente posseduta Endesa Latinoamerica (“Endesa Latam”) – riunitisi in assemblea straordinaria, hanno approvato l’operazione di aumento di capitale proposta da Endesa, che prevede l’emissione di un massimo di n. 16.441.606.297 nuove azioni di Enersis a un prezzo di sottoscrizione pari a 173 pesos cileni per azione, corrispondenti a un ammontare complessivo pari a circa 5.995 milioni di dollari statunitensi (al cambio pesos cileni/dollari del 20 dicembre 2012). In particolare, Endesa conferirà a Enersis l’intero capitale sociale di Conosur – società nella quale Endesa Latam ha fatto confluire le partecipazioni possedute in 13 società latinoamericane operanti nel settore elettrico, in prevalenza già partecipate direttamente da Enersis – a fronte di un totale di 9.967.630.058 azioni di Enersis, il che corrisponde a una valutazione degli attivi conferiti pari a circa 3.643 milioni di dollari. I restanti azionisti potranno sottoscrivere in denaro un totale pari a n. 6.473.976.239 azioni di Enersis, corrispondenti a un ammontare di circa 2.352 milioni di dollari (valori sempre calcolati al cambio pesos cileni/dollari del 20 dicembre 2012). L’Assemblea Straordinaria di Enersis ha inoltre approvato l’apposizione di una condizione sospensiva all’intera operazione di aumento di capitale, in base alla quale il relativo perfezionamento è subordinato all’effettuazione da parte degli altri azionisti di conferimenti in denaro che consentano al socio di maggioranza di non superare il limite di possesso azionario, fissato dalla legge e dallo statuto di Enersis in misura pari al 65% del capitale sociale con diritto di voto. Nell’ambito dell’operazione, Enel ed Endesa hanno inoltre assunto l’impegno di rendere Enersis l’unico veicolo di investimento del Gruppo Enel in America Latina per le attività relative alla generazione, alla distribuzione e alla vendita di energia elettrica (fatta eccezione per gli attivi ad oggi detenuti da Enel Green Power o per quelli che in futuro quest’ultima possa sviluppare nell’ambito delle fonti rinnovabili in tale area geografica).

In data 8 gennaio 2013 la Corte d’Appello di Parigi ha confermato il lodo emesso dal Tribunale Arbitrale della Camera di Commercio Internazionale in merito al procedimento arbitrale instaurato da EGP contro Inversiones Energeticas (“INE”), suo partner in LaGeo, la joint venture per lo sviluppo della geotermia in El Salvador. I giudici hanno respinto l’appello di INE per l’annullamento del giudizio favorevole ad EGP, confermando che tale giudizio era stato emesso al termine di un giusto processo. La decisione della Corte d’Appello riafferma il diritto di EGP di imputare a capitale gli investimenti effettuati in LaGeo, mediante la sottoscrizione di azioni di nuova emissione della stessa joint venture.

In data 11 febbraio 2013 Enel ha annunciato la firma di una linea di credito rotativa dell’importo di circa 9,4 miliardi di euro caratterizzata da una durata di 5 anni, che andrà a sostituire la linea di credito rotativa da complessivi 10 miliardi di euro – totalmente inutilizzata e la cui disponibilità scadrà nel mese di aprile 2015 – a decorrere dalla data di scadenza di quest’ultima. Tale nuova linea di credito è di tipo forward starting, in quanto il suo utilizzo sarà possibile a partire dalla data di scadenza della indicata linea di credito rotativa da complessivi 10 miliardi di euro ovvero, prima di tale data, in concomitanza dell’eventuale cancellazione anticipata della stessa linea di credito da parte di Enel. Il costo della nuova linea di credito è variabile in funzione del rating assegnato pro tempore ad Enel e, in base agli attuali livelli di rating, si attesta a 170 punti base sopra l’Euribor, con commissioni di mancato utilizzo calcolate nella misura del 40% del margine applicabile. La nuova linea di credito, che potrà essere utilizzata dalla stessa Enel e/o da parte della controllata olandese Enel Finance International N.V. (con garanzia di Enel), intende continuare a dotare la tesoreria del Gruppo di uno strumento caratterizzato da elevata flessibilità, fruibile per la gestione del capitale circolante, e non risulta quindi connessa al programma di rifinanziamento del debito in essere.

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Prevedibile evoluzione della gestione

Il protrarsi della debolezza del contesto macroeconomico in Italia e Spagna si accompagna a segnali di ripresa provenienti dagli Stati Uniti d’America e a robusti fondamentali dei mercati emergenti che potranno fare da traino ad una lenta ripresa in Europa.

Il business delle fonti rinnovabili mantiene un outlook positivo, con un trend in crescita costante in molte aree geografiche, unitamente ai mercati latinoamericani e dell’Est Europa che continuano a crescere in modo significativo, confermando la correttezza della strategia di penetrazione del Gruppo in tali mercati.

Il Gruppo si concentrerà sul perseguimento della stabilità finanziaria, applicando una strategia che prevede la protezione dei margini nei mercati maturi, secondo un piano di azioni flessibili e modulabili.

Il mantenimento del focus sui mercati in crescita vedrà il rafforzamento della presenza del Gruppo sia nei Paesi emergenti che nel settore delle rinnovabili, seguendo l’evoluzione del business, che a tendere si gioverà di un contributo sempre più rilevante proprio da questi due settori.

Il percorso di riorganizzazione e di efficientamento interno al Gruppo, la buona generazione dei flussi di cassa e la massimizzazione delle sinergie andranno ad affiancarsi ad una rigorosa applicazione del piano di investimenti e ad una particolare attenzione al mantenimento del rating finanziario.

Continuerà inoltre la spinta all’innovazione tecnologica, orientata a rendere sempre più efficiente ed ambientalmente sostenibile la generazione dell’energia elettrica e a proporre soluzioni innovative per i clienti, dall’efficienza energetica alle smart grids.

Tutti questi elementi, associati alla massima attenzione alla qualità del servizio offerto ed al rapporto con le comunità locali mediante una trasparente politica di responsabilità sociale d’impresa, consentiranno al Gruppo di assicurare, oggi come in futuro, la creazione di valore per tutti i suoi stakeholder.

La scelta di Enel di diversificare geograficamente la propria attività verso economie in crescita, unitamente alla strategia di sviluppo delle energie rinnovabili e ad un portafoglio bilanciato di attività regolate e non regolate, consentirà di fronteggiare efficacemente i possibili effetti sui risultati di Gruppo legati alla citata debolezza economica.

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ASSEMBLEA E DIVIDENDO

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre convocato l’Assemblea ordinaria degli azionisti per il prossimo 30 aprile 2013, in unica convocazione.

Tale Assemblea sarà chiamata anzitutto ad approvare il bilancio di esercizio e ad esaminare il bilancio consolidato 2012, nonché a deliberare circa la distribuzione di un dividendo relativo all’esercizio 2012 di 0,15 euro per azione. Il monte dividendi relativo all’esercizio 2012 risulta quindi pari a circa 1.411 milioni di euro a fronte di un utile netto consolidato ordinario (ossia riconducibile alla sola gestione caratteristica) pari a circa 3.455 milioni di euro, in linea con la politica dei dividendi approvata dal Consiglio di Amministrazione del 7 marzo 2012 che prevede un pay-out pari almeno al 40% dell’utile netto consolidato ordinario. Il Consiglio di Amministrazione propone di fissare il 24 giugno 2013 come data di “stacco cedola” e il 27 giugno 2013 come data di pagamento. Al pagamento del dividendo concorre esclusivamente l’utile di esercizio 2012 di Enel, pari a 3.420 milioni di euro.

L’Assemblea sarà inoltre chiamata a deliberare riguardo al rinnovo del Collegio Sindacale per scadenza del termine del mandato e ad assumere una delibera non vincolante sulla sezione della relazione sulla remunerazione che illustra la politica di Enel in materia di remunerazione degli Amministratori, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche.

La documentazione relativa agli argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea, prevista dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione del pubblico nei termini di legge.

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EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE E OBBLIGAZIONI IN SCADENZA

Le principali emissioni obbligazionarie effettuate dal Gruppo Enel nel corso del 2012 sono le seguenti:

· emissione, nei mesi di gennaio e febbraio 2012, nell’ambito del programma di Global Medium Term Notes, di prestiti obbligazionari da parte di Enel Finance International N.V. nella forma di Private Placement, con garanzia di Enel, le cui caratteristiche sono di seguito indicate:

o 47 milioni di euro a tasso fisso 6,85% con scadenza 20 gennaio 2032;

o 50 milioni di euro a tasso fisso 5,80% con scadenza 2 febbraio 2022;

o 100 milioni di euro a tasso fisso 6,08% con scadenza 21 febbraio 2024;

o 50 milioni di euro a tasso fisso 5,53% con scadenza 21 febbraio 2022;

o 50 milioni di euro a tasso fisso 5,51% con scadenza 21 febbraio 2022;

o 50 milioni di euro a tasso fisso 6,15% con scadenza 20 febbraio 2027;

o 46 milioni di euro a tasso fisso 6,25% con scadenza 20 febbraio 2032;

· emissione, in data 20 febbraio 2012, di un prestito obbligazionario retail da parte di Enel, per un valore complessivo di 3.000 milioni di euro, strutturato nelle seguenti due tranches:

o 2.500 milioni di euro a tasso fisso 4,875% con scadenza 20 febbraio 2018;

o 500 milioni di euro a tasso variabile con scadenza 20 febbraio 2018;

· emissione, in data 15 giugno 2012, di prestiti obbligazionari in Real brasiliani da parte di Ampla per un controvalore complessivo di 155 milioni di euro;

· emissione, in data 11 settembre 2012, di un prestito obbligazionario destinato ad investitori istituzionali da parte di Enel Finance International N.V. per un valore di 1.000 milioni di euro, a tasso fisso 4.875% con scadenza 11 marzo 2020, con garanzia di Enel;

· emissione, in data 15 ottobre 2012, di un prestito obbligazionario destinato ad investitori istituzionali da parte di Enel Finance International N.V., con garanzia di Enel, per un valore complessivo di 2.000 milioni di euro, strutturato nelle seguenti due tranches:

o 1.000 milioni di euro a tasso fisso 4,875% con scadenza 17 aprile 2023;

o 1.000 milioni di euro a tasso fisso 3,625% con scadenza 17 aprile 2018;

· emissione, in data 17 ottobre 2012, di un prestito obbligazionario denominato in franchi svizzeri e destinato ad investitori istituzionali da parte di Enel Finance International N.V., per un controvalore pari a 290 milioni di euro a tasso fisso 2.75% con scadenza 17 dicembre 2018, con garanzia di Enel;

· emissione, in data 26 ottobre 2012, di un prestito obbligazionario denominato in franchi svizzeri nella forma di Private Placement da parte di Enel Finance International N.V., per un controvalore pari a 107 milioni di euro a tasso fisso 4% con scadenza 26 ottobre 2027, con garanzia di Enel;

· emissione, in data 28 novembre 2012, di un prestito obbligazionario nella forma di Private Placement da parte di Enel Finance International N.V., per un valore pari a 50 milioni di euro a tasso variabile con scadenza 28 novembre 2022, con garanzia di Enel;

· emissione, in data 13 dicembre 2012, di prestiti obbligazionari locali in Pesos colombiani da parte di Emgesa S.A., per un controvalore complessivo di 213 milioni di euro;

Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2013 e il 30 giugno 2014 è prevista la scadenza di

prestiti obbligazionari dell’importo complessivo di 4.532 milioni di euro, di cui si segnalano di seguito i principali:

· 1.000 milioni di dollari statunitensi (consolidati per un controvalore di 758 milioni di euro) relativi a un prestito obbligazionario a tasso fisso emesso da Enel Finance International N.V., in scadenza nel mese di gennaio 2013;

· 700 milioni di euro relativi a prestiti obbligazionari a tasso fisso emessi da International Endesa B.V., in scadenza nel mese di febbraio 2013;

· 750 milioni di euro relativi a un prestito obbligazionario a tasso fisso emesso da Enel, in scadenza nel mese di giugno 2013.

· 400 milioni di dollari statunitensi (consolidati per un controvalore di 303 milioni di euro) relativi a un prestito obbligazionario a tasso fisso emesso da Endesa Chile S.A., in scadenza nel mese di agosto 2013;

· 350 milioni di dollari statunitensi (consolidati per un controvalore di 265 milioni di euro) relativi a un prestito obbligazionario a tasso fisso emesso da Enersis S.A., in scadenza nel mese di gennaio 2014;

· 1.000 milioni di euro relativi a un prestito obbligazionario a tasso variabile emesso da Enel, in scadenza nel mese di giugno 2014.

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Alle ore 9:30 di oggi, 13 marzo 2013, a Roma, presso il Centro Congressi Enel in Viale Regina Margherita n. 125, si terrà un incontro con analisti finanziari e investitori istituzionali per la presentazione dei risultati dell’esercizio 2012 e del piano industriale 2013-2017, al quale seguirà una conferenza stampa. L’evento verrà trasmesso in diretta su internet nel sito www.enel.com.

Il materiale di supporto sarà reso disponibile sul sito stesso, nella sezione Investitori, in concomitanza con l’avvio dell’incontro.

Si allegano gli schemi di conto economico, del prospetto dell’utile (perdita) complessivo rilevato nell’esercizio, di stato patrimoniale e di rendiconto finanziario consolidati del Gruppo Enel e gli analoghi schemi di bilancio della Capogruppo Enel e si segnala che tali schemi e le note di commento sono stati consegnati al Collegio Sindacale e alla Società di revisione per le valutazioni di competenza. Si allega, inoltre, una sintesi descrittiva degli “indicatori alternativi di performance”.

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Luigi Ferraris, dichiara ai sensi del comma 2 dell’art. 154-bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Segue una sintetica analisi dei risultati delle singole Divisioni (le cui tabelle non tengono conto di elisioni intersettoriali).

Risultati delle Divisioni

Si segnala che i risultati delle Divisioni sono rappresentati in coerenza con il nuovo assetto organizzativo adottato dal Gruppo nel mese di febbraio 2012 e avvalendosi della possibilità di semplificazione espositiva che tiene conto dei limiti di significatività stabiliti dal principio contabile internazionale IFRS 8 – Operating Segments. Tale rappresentazione è utilizzata dal management per valutare le performance del Gruppo nei due periodi a confronto.

Divisione Mercato

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 18.351 17.731 +3,5%
Ebitda 689 561 +22,8%
Ebit 183 141 +29,8%
Investimenti 97 90 +7,8%

I Ricavi del 2012 ammontano a 18.351 milioni di euro, in aumento di 620 milioni di euro rispetto al 2011 (+3,5%), per effetto essenzialmente delle maggiori quantità di energia elettrica vendute nel mercato libero e dell’incremento dei prezzi medi di vendita di energia elettrica sul mercato regolato e su quello del gas naturale.

L’Ebitda del 2012 si attesta a 689 milioni di euro, in aumento di 128 milioni di euro rispetto al 2011 (+22,8%). Tale incremento è sostanzialmente riconducibile ai fenomeni citati nel commento ai ricavi.

L’Ebit del 2012, tenuto conto di ammortamenti e perdite di valore per 506 milioni di euro (420 milioni di euro nel 2011), è pari a 183 milioni di euro, in aumento di 42 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Tale andamento risente di maggiori perdite di valore rilevate sui crediti commerciali.

 

Divisione Generazione ed Energy Management

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 25.237 23.144 +9,0%
Ebitda 1.271 2.209 -42,5%
Ebit 685 1.617 -57,6%
Investimenti 403 431 -6,5%

I Ricavi del 2012 ammontano a 25.237 milioni di euro, in aumento di 2.093 milioni di euro (+9,0%) rispetto al 2011. Se si esclude da tale variazione il provento, rilevato nel 2011 per 237 milioni di euro, derivante dall’adeguamento al fair value delle attività e passività di Hydro Dolomiti Enel nella misura corrispondente alla quota di partecipazione residua del Gruppo dopo la perdita di controllo, i ricavi risultano in aumento di 2.330 milioni di euro. Tale variazione è connessa sostanzialmente alla crescita dei ricavi per vendita di energia elettrica per effetto dei maggiori volumi intermediati, ai maggiori ricavi per vendite di diritti di emissione di CO2, nonché all’incremento dei ricavi da attività di trading di gas naturale, parzialmente compensati da minori ricavi da attività di trading nei mercati internazionali dell’energia elettrica.

L’Ebitda del 2012 si attesta a 1.271 milioni di euro, in diminuzione di 938 milioni di euro (-42,5%) rispetto ai 2.209 milioni di euro registrati nel 2011. Escludendo da tale variazione i proventi derivanti dal citato adeguamento al fair value delle attività e passività di Hydro Dolomiti Enel, dall’effetto del cambio del metodo di consolidamento della stessa e dalla cessione della quota degli assets costituenti il ramo di azienda di San Floriano Energy (per complessivi 30 milioni di euro), il margine operativo lordo risulta in diminuzione di 671 milioni di euro. Tale variazione è sostanzialmente riconducibile alla riduzione del margine di generazione e al minor margine sulle attività di certificati verdi, cui si associa l’effetto di maggiori costi operativi. Tali effetti sono solo parzialmente compensati dall’aumento del margine realizzato sul mercato dei servizi di dispacciamento.

L’Ebit del 2012 si attesta a 685 milioni di euro (1.617 milioni di euro nel 2011), con un decremento di 932 milioni di euro sostanzialmente in linea con l’andamento dell’Ebitda.

Divisione Infrastrutture e Reti

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 8.117 7.460 +8,8%
Ebitda 4.138 4.173 -0,8%
Ebit 3.144 3.259 -3,5%
Investimenti 1.497 1.383 +8,2%

I Ricavi del 2012 ammontano a 8.117 milioni di euro, in aumento di 657 milioni di euro (+8,8%). La variazione è riferibile essenzialmente ai maggiori ricavi connessi alla rilevazione del diritto al rimborso dell’onere per la soppressione del Fondo Pensione Elettrici, a seguito della Delibera n. 157/2012 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, e alla revisione delle tariffe di distribuzione e misura, i cui effetti sono parzialmente compensati dai minori premi sulla continuità del servizio e dai minori contributi di connessione.

L’Ebitda del 2012 ammonta a 4.138 milioni di euro ed evidenzia un decremento di 35 milioni di euro (-0,8%) rispetto al 2011 connesso essenzialmente ai maggiori costi operativi, prevalentemente riferiti al personale, ai maggiori accantonamenti netti al fondo rischi per vertenze e contenziosi, i cui effetti sono stati parzialmente compensati dai fenomeni citati al commento dei ricavi.

L’Ebit del 2012, tenuto conto di ammortamenti e perdite di valore per 994 milioni di euro (914 milioni di euro nel 2011), si attesta a 3.144 milioni di euro, in diminuzione di 115 milioni di euro rispetto al dato registrato nell’esercizio precedente (-3,5%). L’incremento degli ammortamenti e perdite di valore è sostanzialmente riferito alle maggiori svalutazioni rilevate sui crediti commerciali e ai maggiori ammortamenti sugli impianti.

Divisione Iberia e America Latina

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 34.169 32.647 +4,7%
Ebitda 7.212 7.251 -0,5%
Ebit 1.657 4.057 -59,2%
Investimenti 2.497 2.491 -0,2%

I Ricavi del 2012 ammontano a 34.169 milioni di euro, con un aumento di 1.522 milioni di euro (+4,7%) rispetto al 2011, sia con riferimento alle attività in Europa che in America Latina. In particolare, i maggiori ricavi in Europa si riferiscono alle maggiori quantità di gas venduto ai clienti finali, ai maggiori contributi assegnati per la generazione nell’area extrapeninsulare, nonché ai maggiori ricavi da vendita di combustibili per trading. I maggiori ricavi in America Latina sono invece connessi alle maggiori quantità vendute e all’andamento dei tassi di cambio delle valute dei diversi paesi rispetto all’euro.

L’Ebitda del 2012 ammonta a 7.212 milioni di euro, in diminuzione di 39 milioni di euro (-0,5%) rispetto al 2011. Tale variazione è connessa essenzialmente all’incremento del margine di generazione e vendita in Europa, compensato dal decremento del margine di distribuzione sul mercato spagnolo e dal margine di generazione in America Latina.

L’Ebit del 2012, inclusivo di ammortamenti e perdite di valore per 5.555 milioni di euro (3.194 milioni di euro nel 2011), è pari a 1.657 milioni di euro ed evidenzia, rispetto all’esercizio precedente, un decremento di 2.400 milioni di euro. Se si escludono i maggiori ammortamenti riferibili a taluni impianti di generazione, l’incremento delle perdite nette di valore è relativo principalmente all’adeguamento, pari a 2.392 milioni di euro, di una porzione dell’avviamento iscritto sulla Cash Generating Unit “Endesa-Iberia”. In particolare, la determinazione quantitativa del valore d’uso della citata Cash Generating Unit è stata condizionata sia dai diversi provvedimenti adottati nel corso del 2012 dal Governo spagnolo in materia di energia, sia dall’incremento del rischio paese, fattorizzato nel tasso di sconto utilizzato per la valutazione.

Divisione Internazionale

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 8.703 7.715 +12,8%
Ebitda 1.650 1.642 +0,5%
Ebit 978 1.062 -7,9%
Investimenti 1.161 1.450 -19,9%

I Ricavi del 2012 sono in crescita di 988 milioni di euro (+12,8%), passando da 7.715 milioni di euro a 8.703 milioni di euro. Tale andamento è connesso ai maggiori ricavi in Europa centrale e in Russia, riferibili principalmente alle maggiori quantità vendute, anche per effetto dell’entrata in esercizio di due nuovi impianti a ciclo combinato. Tali fenomeni sono stati parzialmente compensati dal decremento dei ricavi in Europa sud-orientale, connesso essenzialmente alla variazione di perimetro conseguente alla cessione avvenuta nel 2011 di Enel Maritza East 3.

L’Ebitda del 2012 ammonta a 1.650 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 8 milioni di euro rispetto al 2011. Tale andamento è riconducibile ad un aumento del margine delle attività di generazione in Slovacchia e Russia, i cui effetti sono stati parzialmente compensati da una riduzione del margine in Europa sud-orientale (riferito, in particolare, alla variazione di perimetro relativa alle società bulgare).

L’Ebit del 2012 è pari a 978 milioni di euro ed evidenzia un decremento di 84 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, tenuto conto di maggiori ammortamenti e perdite di valore.

Divisione Energie Rinnovabili

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 2.696 2.539 +6,2%
Ebitda 1.681 1.585 +6,1%
Ebit 1.121 1.080 +3,8%
Investimenti 1.257 1.557 -19,3%

I Ricavi del 2012, pari a 2.696 milioni di euro, presentano un incremento di 157 milioni di euro (+6,2%) rispetto ai 2.539 milioni di euro del 2011. Tale variazione è riferibile all’incremento dei ricavi per le maggiori quantità prodotte nelle diverse aree di attività, i cui effetti hanno più che compensato i minori ricavi nella Penisola Iberica e America Latina.

L’Ebitda del 2012 è pari a 1.681 milioni di euro, con un incremento di 96 milioni di euro (+6,1%) rispetto ai 1.585 milioni di euro del 2011. In particolare, l’incremento del margine realizzato in Nord America, in Italia e nel resto d’Europa è stato solo parzialmente compensato dal decremento dalla riduzione del margine nella Penisola Iberica e in America Latina.

L’Ebit del 2012 è pari a 1.121 milioni di euro e registra un incremento di 41 milioni di euro rispetto al 2011, tenuto conto di maggiori ammortamenti e perdite di valore per 55 milioni di euro, questi ultimi sostanzialmente riferibili all’effetto netto dell’entrata in esercizio di alcuni impianti e della revisione di stima della vita utile degli impianti eolici, in linea con la prassi del settore.

Area Servizi e Altre Attività

Risultati (milioni di euro):

2012 2011 Variazione
Ricavi 2.017 2.356 -14,4%
Ebitda 97 184 -47,3%
Ebit (33) 62 –
Investimenti 163 82 +98,8%

I Ricavi del 2012 sono pari a 2.017 milioni di euro, con un decremento di 339 milioni di euro rispetto al 2011. Tale variazione riflette sostanzialmente il venir meno dei ricavi della Capogruppo per vendite di energia all’Acquirente Unico a seguito della scadenza, avvenuta il 31 dicembre 2011, del contratto di importazione di energia elettrica sulla frontiera elvetica, nonché i minori ricavi per attività di ingegneria.

L’Ebitda del 2012 è pari a 97 milioni di euro, con un decremento di 87 milioni di euro (-47,3%) rispetto all’esercizio precedente. Tale diminuzione è riferibile essenzialmente all’effetto negativo della marginalità connessa a taluni servizi infragruppo.

L’Ebit del 2012, negativo per 33 milioni di euro, risulta in diminuzione di 95 milioni di euro rispetto al 2011, in linea con l’andamento del margine operativo lordo.

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Indicatori alternativi di performance

Di seguito viene riportato il significato e il contenuto degli “indicatori alternativi di performance”, non previsti dai principi contabili IFRS-EU, utilizzati nel presente comunicato al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo.

· L’Ebitda (margine operativo lordo) rappresenta per Enel un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e perdite di valore”;

· L’Indebitamento finanziario netto rappresenta per Enel un indicatore della propria struttura finanziaria ed è determinato dai “Finanziamenti a lungo termine” e dai “Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine”, al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” e delle attività finanziarie correnti e non correnti (crediti finanziari e titoli diversi da partecipazioni) incluse nelle “Altre attività correnti” e nelle “Altre attività non correnti”;

· Il Capitale investito netto è definito quale somma delle “Attività correnti”, delle “Attività non correnti” e delle “Attività nette possedute per la vendita” al netto delle “Passività correnti” e delle “Passività non correnti”, escludendo le voci precedentemente considerate nella definizione di Indebitamento finanziario netto;

· Le Attività nette possedute per la vendita sono definite come somma algebrica delle “Attività possedute per la vendita” e delle “Passività possedute per la vendita”;

· L’Utile netto ordinario del Gruppo è definito come il “Risultato netto del Gruppo” riconducibile alla sola gestione caratteristica.

Enel: il Consiglio di Amministrazione approva i risultati 2012

· Ricavi a 84.889 milioni di euro (79.514 milioni nel 2011, +6,8%);

· Ebitda a 16.738 milioni di euro (17.605 milioni nel 2011, – 4,9%);

· Ebit a 7.735 milioni di euro (11.278 milioni nel 2011, -31,4%), inclusivo degli adeguamenti di valore dell’avviamento per 2.584 milioni di euro, prevalentemente riferito alle attività di Endesa nella Penisola Iberica;

· Risultato netto del Gruppo a 865 milioni di euro (4.113 milioni nel 2011, -79%), inclusivo dei citati adeguamenti di valore dell’avviamento di competenza del Gruppo per 2.575 milioni di euro;

· Utile netto ordinario del Gruppo a 3.455 milioni di euro (4.061 milioni nel 2011, -14,9%);

· Indebitamento finanziario netto a 42.948 milioni di euro (44.629 milioni al 31 dicembre 2011, -3,8%);

· Dividendo proposto per l’esercizio 2012 pari a 0,15 euro per azione.

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Presentato alla comunità finanziaria

il Piano industriale 2013-2017

· Ebitda a circa 16 miliardi di euro nel 2013, circa 16 miliardi nel 2015 e tra 17 e 18 miliardi nel 2017;

· Utile netto ordinario del Gruppo a circa 3 miliardi di euro nel 2013, circa 3,3 miliardi nel 2015 e tra 4 e 5 miliardi nel 2017;

· Indebitamento finanziario netto a circa 42 miliardi di euro nel 2013, circa 37 miliardi nel 2014 e tra 36 e 37 miliardi nel 2017;

· Protezione del margine operativo lordo e del cash flow attraverso un significativo piano di riduzione costi e una politica selettiva degli investimenti;

· Rafforzamento della struttura patrimoniale, anche attraverso un piano di cessioni per circa 6 miliardi ed emissione di strumenti ibridi per circa 5 miliardi;

· Avanzamento nella riorganizzazione del Gruppo, anche attraverso operazioni di minorities buy-out;

· Confermata la politica dei dividendi: pay-out pari almeno al 40% dell’utile netto ordinario del Gruppo lungo tutto il periodo di piano.

 Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. (“Enel”), presieduto da Paolo Andrea Colombo, ha approvato nella tarda serata del 12 marzo i risultati dell’esercizio 2012.

Principali dati economico-finanziari consolidati (milioni di euro):

2012

2011 Variazione
Ricavi 84.889 79.514 +6,8%
Ebitda (Margine operativo lordo) 16.738 17.605 -4,9%
Ebit (Risultato operativo) 7.735 11.278 -31,4%
Risultato netto del Gruppo 865 4.113 -79,0%
Utile netto ordinario del Gruppo 3.455 4.061 -14,9%
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 42.948 44.629 -3,8%

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